Deco Industrie compie 70 anni. Pronto un piano di espansioni

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BAGNACALLO. La cooperativa Deco Industrie compie 70 anni e, nonostante la pandemia, rilancia con un piano di sviluppo nei settori dell’alimentare e dei detergenti. L’azienda, che ha sede a Bagnacavallo, cinque stabilimenti in Romagna e uno a Bondeno, progetta, realizza e confeziona prodotti detergenti per la cura della casa e della persona e alimenti da forno, dolci e salati. In linea con un andamento consolidato da anni, ha chiuso in crescita anche il 2020, con 180 milioni di fatturato e 6 milioni di euro di utili. Dopo il “bonus Covid” da mille euro in busta paga a ciascun dipendente, a titolo di ringraziamento per l’abnegazione e l’impegno dimostrati nell’anno della pandemia, Deco prosegue nella sua vocazione di “impresa sociale”, con la riqualificazione di un’oasi naturalistica vicino allo stabilimento di San Michele. «Un nuovo polmone verde alla prima periferia di Ravenna», commenta il presidente della cooperativa Antonio Campri. Il progetto, in via di definizione, si estenderà su un’area di otto ettari, caratterizzati da bosco e laghetti e prevede una fattoria ecologica, campi scuola e un percorso naturalistico che saranno messi a disposizione dei dipendenti. «Un investimento da oltre un milione di euro - spiega l’amministratore delegato Francesco Canè - e in futuro l’area potrebbe anche essere aperta al pubblico». Nell’anno della pandemia, che ha messo a dura prova molte aziende, Deco non si è fatta trovare impreparata. «Con i nostri codici Ateco potevamo continuare a lavorare - racconta Campri -. Sicuramente un’opportunità ma anche una grande responsabilità. All’inizio sono stati giorni di grande fibrillazione, alle prese con problematiche nuove e per molti aspetti sconosciute. Ma pur nelle difficoltà, la cooperativa ha saputo dare risposte rapide ed efficaci, soprattutto grazie all’attaccamento e alla fiducia dimostrati da soci e dipendenti». «La pandemia - aggiunge Canè, 50 anni, bolognese, approdato in Deco nel 2018, con alle spalle una brillante carriera in multinazionali dell’alimentare e della detergenza - ha posto ancora di più al centro dell’attenzione il ruolo del lavoratore». «Il successo economico - osserva - è passato soprattutto dalla velocità di adeguamento a questi nuovi bisogni di sicurezza e di tutela della salute. Abbiamo investito oltre mezzo milione di euro in dispositivi di sicurezza per i lavoratori e per le loro famiglie. Siamo stati tra i primi ad introdurre i termoscanner all’ingresso di uffici e stabilimenti e a prevedere regole rigide sugli spostamenti interni». Gli impianti sono stati sempre attivi a pieno regime per soddisfare il sensibile aumento delle richieste da parte della grande distribuzione, sia nel settore degli igienizzanti, specie la candeggina, che nell’alimentare, con i prodotti da prima colazione. «Ora guardiamo al futuro con cauto ottimismo - spiega Canè, confermando di avere sulla scrivania le carte pronte per nuove importanti espansioni - ma esistono ancora enormi margini di incertezza». Per il mercato del largo consumo confezionato è previsto un calo del 3% ma a preoccupare sono principalmente la tenuta sociale e occupazionale e il potere d’acquisto delle famiglie quando esploderanno gli effetti della crisi economica. «Inoltre - aggiunge il presidente Campri - avremo ancora il blocco delle fiere di settore e dei mercati esteri». L’export per Deco vale il 5% del fatturato ed è rivolto al mercato europeo. «Lavoriamo con una struttura dedicata ai prodotti alimentari, dove siamo competitivi in termini di qualità e di prezzo». Fondata nel 1951, come cooperativa di produzione di polveri per il bucato, allora era la mitica “Lughesina”, Deco Industrie il 27 gennaio ha compiuto 70 anni e mentre fervono i preparativi per le celebrazioni, oggi è una realtà consolidata in grado di servire i mercati con propri marchi aziendali (25%), con prodotti realizzati per conto di grandi industrie leader di mercato (15%) e con marchi della grande distribuzione italiana (60%). Una storia che parte da lontano e che ha visto una serie di importanti acquisizioni: Cofar Pineta (Ravenna), Vera Romagna (Forlì), della pluripremiata Piadina Loriana. Marchio che proprio quest’anno è stato ceduto a Valsoia, che «riteniamo abbia tutti gli strumenti per svilupparlo. Questa partnership - spiega Canè - ci consente però di mantenere la produzione e in prospettiva di aumentarla». E ancora, i detersivi Scala, l’Italiana Biscotti e il biscottificio Salari (Bondeno). «Operando su più mercati - continua l’ad di Deco - abbiamo la possibilità di acquisire competenze uniche e offriamo alla Gdo prodotti diversi, ciascuno con proprie peculiarità». «Per far questo - dice il presidente Campri - abbiamo puntato molto su ricerca e sviluppo ed innovazione tecnologica». «A livello consolidato - aggiunge Canè - investiamo circa il 3% del fatturato. Oggi il rapporto è cambiato: siamo noi a proporre soluzioni per i prodotti, sia in termini di contenuto che di contenitore, grazie anche a importanti investimenti in tecnologia e macchinari». «Del resto - chiosa Campri - trent’anni fa siamo stati i precursori nell’utilizzo della plastica riciclata».

AnniversarioUn logo specialecon il tricolore

Per celebrare i 70 anni di attività è stato ideato un logo speciale che aggiunge il tricolore, un modo per raccontare il legame con il territorio. La cooperativa proporrà un calendario di eventi e un piano di attività rivolte a consumatori, dipendenti e principali stakeholder, il tutto all’insegna della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, principio che da sempre guida l’attività di Deco.

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