Dante2021, dall'Ariosto alla musica di Morlacchi

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Se nei Chiostri Francescani risuona l’eco di un passato cavalleresco e cortese, quello di cui Guido del Duca, il gentiluomo di origine ravennate che Dante incontra nel XIV canto del Purgatorio, lamenta la scomparsa a vantaggio di una civiltà dominata dall’avarizia e dalla cupidigia, il Teatro Alighieri accoglie nella Sala Corelli un concerto di pagine dell’Otto e Novecento, da Rossini a Liszt, da Puccini a Castelnuovo Tedesco.

Lunedì 6 continua il percorso della X edizione di “dANTE 2021”, il festival che nel nome del Poeta popola Ravenna di studiosi come Tina Matarrese dell’Università di Ferrara, che approfondirà il rapporto fra Dante e Ariosto in «Le donne e’ cavalier, li affanni e li agi» (Purg. XIV, 109), ma anche di artisti come il Quartetto Dafne, il soprano Manuela Custer e il pianista Raffaele Cortesi, impegnati nell’appuntamento a teatro. Organizzato con la collaborazione e il sostegno dell’Associazione Musicale Angelo Mariani, il concerto è un itinerario sulle tracce dell’interesse che Dante ha suscitato fra i compositori degli ultimi due secoli. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, fino a esaurimento posti disponibili.

Alle 17.15 negli Antichi Chiostri Francescani l’incontro dal titolo «Le donne e ’ cavalier, li affanni e li agi» (Purg. XIV, 109) vedrà Tina Matarrese – docente di Linguistica italiana all’Università degli Studi di Ferrara e accademica della Crusca – indagare l’Orlando furioso alla luce di quella intertestualità che è imprescindibile per un prodotto del classicismo rinascimentale. Il capolavoro dell’Ariosto si nutre di letteratura, guardando ai modelli classici e volgari per costruirsi la propria scrittura; nella rete di legami variamente declinati, una relazione speciale è quella che l’autore intesse con la l’opera dantesca per l’ampia possibilità di espressione che essa gli offre.

Alle 21, nella Sala Corelli del Teatro Alighieri, si approda a un’epoca a noi più vicina. Il concerto “Ripercorrendo Dante (tra Otto e Novecento)” nasce da un’ampia ricerca nelle biblioteche e nei conservatori: l’itinerario tocca la figura di Francesco Morlacchi, ambasciatore a Dresda dell’opera italiana, con il quartetto per voce femminile sulla vicenda del Conte Ugolino, mentre accanto alla schumaniana Canzone della Sera di Boito (una chicca scoperta fra gli scaffali della Biblioteca Palatina di Parma), non poteva mancare lo spiritoso Puccini di Storiella d’amore. Il viaggio musicale raggiunge anche l’inizio del Novecento con i più rari contributi di Mancinelli, Alaleona e il raffinato opus sul tema dantesco (dalla Vita nova) di Castelnuovo-Tedesco.

Info: www.dante2021.it

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