Dante 700, l'audiolibro del Teatro delle Albe

La “Divina Commedia” diventa un audiolibro, grazie all’iniziativa del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale in collaborazione con il Teatro delle Albe: “Dalla selva oscura al Paradiso. Un percorso nella Divina Commedia di Dante Alighieri in 33 lingue” propone un percorso guidato attraverso le tre cantiche dantesche, con una selezione di canti che consentirà un viaggio nell’opera dantesca dedicato ad appassionati, artisti e poeti.

Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, fondatori del ravennate Teatro delle Albe, hanno curato il progetto nella sua edizione italiana.

Come è nato questo progetto?

Ermanna Montanari: «Nel 2020 dovevamo andare a fare i sopralluoghi nei cinque continenti, chiamati dal ministero degli Esteri per portare la Divina Commedia, con le chiamate pubbliche, nelle varie città, tra cui New York, Philadelphia, Buenos Aires, Timisoara, Nairobi, Novi Sad, una città dell’India, Ravenna stessa. Poi è accaduta la pandemia e tutto questo non è stato possibile. Così il ministero ha proposto la realizzazione di un audiolibro».

Come è strutturato il progetto?

Montanari: «Abbiamo lavorato insieme alla dantista Sebastiana Nobili, che ha creato le didascalie e scelto i canti, e io e Marco lo abbiamo registrato in studio qui a Ravenna con Marco Olivieri, il nostro regista del suono, che ha composto anche le musiche, ed è uscito questo audiolibro dove Marco tiene la figura di Dante e io faccio tutto il resto, tutte le altre figure, da Virgilio a Beatrice, da Ugolino a Pia de’ Tolomei a Ulisse. Per cui è diventato una piccola opera vocale. Il ministero ha quindi pensato di affidarlo agli Istituti di Cultura italiana per farlo tradurre, e l’audiolibro ha avuto talmente tanto successo che ora è tradotto in trentacinque lingue. È un’avventura che noi definiamo stellare, perché è germogliata da un inciampo ed è diventata di grande ricchezza e nutrimento. Noi siamo il paradigma, a cui gli attori di riferimento in ogni Istituto di Cultura o Università fanno capo».

Dopo teatro, cinema e scrittura, è la prima volta che vi confrontate con un audiolibro: come vi siete trovati in questo lavoro?

Marco Martinelli: «È il primo che facciamo, ma eravamo reduci da cinque puntate per Rai Radio3 dedicate alla storia delle Albe, in cui avevamo fatto un montaggio con nostri testi e nostri racconti, sempre lavorando con Marco Olivieri nel suo studio di registrazione. Quindi la dimensione dell’audio, del sonoro, della voce da ascoltare comunque la avevamo affrontata».

Montanari: «Anche perché è una nostra ricerca: la ricerca vocale, anche nel mio percorso personale è quarantennale. Durante il lockdown, per esempio, abbiamo pubblicato il cd di Fedeli d’amore con Stradivarius, per cui per noi la relazione con la radio e con l’ascolto è una delle nostre colonne. È dall’ascolto che parte la ricerca vocale e anche la ricerca teatrale, per cui è stata un’avventura meravigliosa che non ci aspettavamo e che ci ha fatto felici, ma non è qualcosa di estraneo».

Il progetto di portare la “Divina Commedia” nei cinque continenti, attraverso le chiamate pubbliche, è solo rimandato?

Martinelli: «Sì, il progetto non è stato sostituito dall’audiolibro: è solo rimandato. Il ministero vuole fare il progetto, a cui si è aggiunta di recente anche l’Australia, e appena sarà possibile, speriamo nei primi mesi del 2022, cominceremo questo giro del mondo».

Montanari: «Nelle diverse città avevamo già individuato dei punti focali, mettendo l’accento, per esempio in India, sulla questione femminile, a Buenos Aires invece sui poeti, a partire da Borges. Ogni città avrà il proprio fulcro».

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