Dall’Emilia-Romagna arrivano le patate a basso consumo idrico

Dall’Emilia la sfida alle patate “a basso consumo”, con produzioni in grado di usare meno acqua per le irrigazioni ed energia e con un ridotto consumo di sostanze chimiche da sintesi, dimostra di avere successo. Nel 2013 è nato il progetto Patata di Campo-Amica dell’ambiente, risultato della collaborazione tra Romagnoli F.lli e Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità che, in sette anni, ha visto crescere del 126% gli ettari coinvolti. La filiera è legata a patate di alta qualità, coltivate con sistemi irrigui a bassa pressione e ad alta efficienza, che consentono di ridurre del 30% i consumi idrici, portando il fabbisogno da 4.000 a meno di 3.000 metri cubi per ettaro. Frutto di una sperimentazione sul campo avviata con un test comparativo fra due appezzamenti di terreno simili per tipologia e per operazioni meccaniche e colturali di base, ma irrigati con sistemi diversi – ad alta pressione e a bassa pressione ad alta efficienza, nei Comuni di Budrio, in Provincia di Bologna e Monistirolo, in Provincia di Ferrara. Oggi la filiera Patata di Campo-Amica dell’ambiente coinvolge 30 produttori in Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Abruzzo, che coltivano alcune delle varietà più storiche come Agata e Colomba, affiancante dalle più recenti Monique e Constance, e da altre di “Nuova Generazione” come Levante e Twister, naturalmente tolleranti alla Peronospora. Per Giulio Romagnoli, amministratore delegato dell’azienda che ha promosso l’iniziativa, «tra le calamità naturali, la siccità è la principale causa della perdita di produzione agricola, responsabile dell’82% dei danni. La mancanza di acqua nei campi danneggia in particolare i paesi meno sviluppati con danni per 37 miliardi di dollari. Oltre tre miliardi di persone nel mondo vivono in zone agricole colpite da livelli alti o estremamente alti di carenza e scarsità di risorse idriche. Inoltre, negli ultimi vent’anni, le riserve di acqua dolce nel mondo sono diminuite di oltre il 20”». Nell’ottica della tutela delle risorse naturali, Romagnoli F.lli Spa nel 2013 ha dotato il suo nuovo stabilimento di Molinella (Bo) sia di un impianto idrico e di depurazione che consente il riciclo e riutilizzo dell’acqua impiegata nei processi di lavorazione, sia di un impianto fotovoltaico che consente di coprire oltre il 50% del fabbisogno energetico dello stabilimento.

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