Oltre 4,3 milioni di euro in solidarietà: sono quelli che il movimento cooperativo associato a Legacoop Romagna ha raccolto fino ad oggi in varie forme per le vittime dell’alluvione e per fare ripartire le attività bloccate dalla furia delle acque. Non solo solidarietà interna tra cooperative, quindi, ma soprattutto fondi a favore delle popolazioni, delle imprese e dei territori in cui le cooperative lavorano.
Conad
Una parte rilevante è arrivata dalle grandi realtà mutualistiche del dettaglio e del consumo, che sin dal primo evento meteorologico del 3 e 4 maggio hanno avuto un ruolo diretto nel sostenere le operazioni di soccorso, con risorse monetarie e anche con viveri e mezzi nei momenti iniziali di massima urgenza. In totale sono giunti 2,2 milioni dal sistema Conad: 1,5 da Conad nazionale (per 5 progetti legati ai Comuni di Cesena, Cervia, Faenza, Forlì e Lugo), 500mila euro da Fondazione Conad Ets (per interventi a Modigliana e Brisighella) e 200mila euro direttamente da Commercianti Indipendenti Associati.
Coop
Un milione di euro, invece, la cifra stanziata dalla cooperazione di consumo attraverso Coop per i progetti dei Comuni alluvionati. Coop ha anche messo a disposizione dei lavoratori dei propri supermercati colpiti dalla catastrofe un fondo dedicato di 500mila euro.
Consistenti anche le altre campagne attivate a diversi livelli. Tra queste Legacoop nazionale ha raccolto 442mila euro per sostenere i progetti del territorio condivisi con le amministrazioni locali.
È tuttora in corso fino al 31 luglio la campagna attivata su uno specifico fondo per i soci lavoratori messo in moto da Legacoop Romagna.
Romagna Tin Bòta
Il collettivo di artisti “Romagna Tin Bòta” ha chiamato a raccolta gli appassionati di fotografia e illustrazione, che con le loro donazioni hanno contribuito a raggiungere quasi 75mila euro, meno la quota delle spese di stampa e spedizione.
La cooperativa Ènostra di Milano ha lanciato una campagna di sostegno per i soci e i lavoratori delle Cooperative Agricole Braccianti, tra le realtà più colpite dagli allagamenti, con oltre seimila ettari di terreno devastati. Il risultato finale è di oltre 30mila euro.
Granterre, infine, ha devoluto 40mila euro alla CAB Massari, la cui stalla per la produzione di latte biologico è stata compromessa.
«Il movimento cooperativo — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — ha dimostrato ancora una volta di essere una parte insostituibile del modello economico romagnolo, che è fatto di capacità imprenditoriale e presenza sul territorio, e allo stesso tempo di solidarietà e reinvestimento delle risorse per un obiettivo comune. Le cooperative di Legacoop Romagna hanno deciso di intervenire non solo a favore dei cooperatori e delle cooperatrici in difficoltà, ma di tutto il tessuto sociale, perché si sentono parte integrante di questa terra. Il più caloroso ringraziamento va a tutti coloro che stanno partecipando a questo sforzo collettivo di ricostruzione. Anche se di fronte alle difficoltà la Romagna non ha mai smesso di impegnarsi e di lottare, dobbiamo però ribadire che di fronte a una devastazione di questo tipo non possiamo farcela da soli: servono risorse adeguate e celerità da parte del governo».
Per carità, tutto bello, tutto molto edificante ma le chiacchiere stanno a zero. Noi alluvionati ci stiamo arrangiando da soli……. quelli che possono. Poi, per favore, lasciamo stare le chiacchiere sulla “civile” Romagna. Se vi facevate un giro nelle zone alluvionate vedevate fiumi mai puliti, canali pericolosi di dubbia proprietà, destinazioni ad uso abitativo rilasciate con “superficialità” in aree pericolose ad uso e consumo dei proprietari terrieri locali. In pratica nel Far West erano dei santi. Ma per favore.