Dal controllo delle card della spesa l'ultima sanzione della fase 1

RAVENNA. È il momento dei camperisti. Era prevedibile che in una fase in cui ancora i contatti ravvicinati sono ammessi ma con le dovute prudenze, il lungo ponte del 2 Giugno avrebbe portato sulla costa ravennate le “case su ruote”. Uno spostamento consentito, purché entro i confini regionali. Così i controlli programmati ieri dalla polizia locale sono approdati in una delle aree camper del litorale, a Casalborsetti. Nello spazio attrezzato e a ingresso presidiato erano 200 i mezzi in sosta, entrati dopo avere consegnato le schede di autocertificazione. Tra le varie informazioni richieste, chi in questi giorni si è posizionato nell’area ha dovuto dichiarare la provenienza. E su quelle autocertificazioni ora si concentreranno gli accertamenti della polizia locale. Da un primo screening nessuna delle schede compilate ha fatto emergere provenienze illecite. Chi eventualmente avesse fatto il furbo, però, ha i giorni contati: gli approfondimenti sulle reali residenze determineranno eventuali sanzioni. Tutto questo a due giorni dal via libera agli spostamenti oltre i confini regionali.

L’ultimo sanzionato della fase 1
È di questi giorni una delle ultime sanzioni notificate in relazione alle violazioni della “fase 1”, quando ancora erano proibite le trasferte fuori provincia, come per esempio le fughe alle seconde case al mare. A ricevere un verbale da 400 euro è stato un imolese che ha lasciato le tracce del proprio passaggio a Marina di Ravenna. La prova di un suo spostamento starebbe nella tessera utilizzata per fare la spesa in un supermercato della località balneare. Si tratta del risultato di una serie di controlli effettuati a campione, che la polizia locale ha avviato chiedendo ad alcune catene della grande distribuzione il resoconto delle tessere a punti. Fra chi se l’è cavata con giustificazioni di vario tipo (come motivi di lavoro, interventi chirurgici, visite mediche), l’unico che finora è stato sanzionato risiede a Imola. E a quanto pare non aveva motivo per andare fino a Marina per fare la spesa.

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