dai Caveja ai Punkreas le tante facce del rock a Riolo

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Si svolge nel parco fluviale di Riolo Terme dal 24 al 27 agosto l’edizione 2022 del Frogstock festival, rassegna che da moltissimi anni anima la fine dell’estate sulle colline romagnole.

Mercatino, stand gastronomici, area bimbi e stand delle associazioni di volontariato fanno da contorno a uno spazio da vivere anche al di là della musica, usufruendo anche del campeggio gratuito, o delle tende allestite dalla Protezione civile per chi non si vuole mettere in auto dopo aver goduto dei numerosi bar, che offrono ogni tipo di bevanda, dalle birre di diversi tipi alle bibite, dai superalcolici ai cocktail, sostenuti da dj set e concerti all’ora dell’aperitivo.

Ogni giorno si comincia alle 19.00, con l’aperitivo live, poi si anima il palco, dalle 20.00. Mercoledì 24 è una giornata dedicata al rock con un tocco ironico: si comincia con il collettivo psycho-funk romagnolo Caveja, seguito dal trio sperimentale Il Mago Annoiato. Dalle 22.00 salgono sul palco Antonio Ramberti e Daniele Maggioli, cioè il Duo Bucolico, con una carriera ormai ventennale passata tra rock di strada, musica-spettacolo circense e canzone d’autore.

Giovedì 25 spazio all’heavy metal, declinato in diverse forme: aprono gli imolesi Betrayed, che abbinano un suono death-trash metal con temi ambientali nei testi, e seguono i parmensi From The Depth, una delle più consolidate band metal italiane, in attività dal 2008, con molti tour all’estero.

Ci sarà poi da divertirsi con i Nanowar of Steel, band nata nella comunità gay romana vent’anni fa, che fa rock demenziale. Il loro successo corre soprattutto in rete, dove i loro video contano milioni di visualizzazioni; negli ultimi anni si sono dedicati a prendere in giro il metal scandinavo, con brani come “Norwegian reggaeton”, “Valhalleluja” e “Stairway to Valhalla”. Il loro quarto album “Metal” sarà il primo a uscire per un’etichetta discografica, non autoprodotto.

Venerdì 26 si comincia con il quartetto pop-rock Rey Jacks, prima di scatenarsi con il rock’n’roll dei Wonderroof. Si continua a ballare con i Punkreas, il nome più noto dell’intero festival. La band ska-punk milanese fu infatti una delle più acclamate in Italia alla fine del millennio, con album come “Elettrodomestico”, “Pelle” e “Falso”, divenuti pietre miliari del rock indipendente italiano. Sono ancora sui palchi italiani, con buona parte dei membri originari, e con immutata carica critica contro il sistema e antiproibizionista; hanno festeggiato il trentennale nel 2019 con la raccolta “XXX”.

Sabato 27 aprono i forlivesi Klinker, giovane band emergente che definisce il proprio suono “funk-punk”, seguiti dai romagnoli Colimbo.

Headliner della serata i bolognesi Rovere, band pop-rock molto legata ai Pinguini Tattici Nucleari, con cui hanno condiviso più volte il palco. Il produttore dei Pinguini, Gianrico Cuppari, li ha scoperti, e Riccardo Zanotti dei Pinguini è il loro produttore e collaboratore.

Ingresso sempre gratuito.

www.frogstock.it

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