Dacia Maraini apre gli incontri letterari a San Giovanni

Cultura

SAN GIOVANNI IN MARIGNANO. Alla scoperta di Storie di umani quasi comuni, gli Itinerari Letterari tornano, per il terzo anno, a San Giovanni in Marignano (Rimini). A fare da filo conduttore, quest’anno, degli esseri quasi mitologici. Ciò che accomuna i cinque incontri è la presenza, nei romanzi di cui si parlerà e non solo, di storie apparentemente comuni, appunto, come quasi le storie di ognuno di noi, che, però, nel momento in cui si fanno letteratura diventano quasi comuni, dove tutto l’accento è sulla parola quasi.

A dire il vero si parte con una scrittrice molto speciale: Dacia Maraini. La scrittrice parlerà del suo ultimo libro pubblicato, Corpi felici, in cui ripercorre alcune tappe della sua vita, da quell’infanzia in Giappone, terribile e mitologica a un tempo, fin dentro i suoi sogni e le sue paure più profonde, le stesse da cui sgorgano le incessanti rivoluzioni che Maraini ha vissuto. E poi, dato che la data sarà quella dell’8 marzo, Maraini sarà l’ospite perfetta per parlare di questa giornata così importante, ultimamente troppo spesso banalizzata e di cui pochi ricordano l’origine e la storia.

Il 15 marzo arriverà Fabio Geda per portarci da una domenica all’altra: da quella in cui lo incontreremo a Una domenica di novembre, quella che dà il titolo al suo ultimo libro in cui, appunto, si racconta la storia di un giorno, ciò che in un giorno può avvenire, come aveva fatto James Joyce nell'Ulisse (in quel caso, il 16 giugno). È una storia dei nostri giorni, una storia che ci riguarda nel profondo, una storia sulla vecchiaia che non vogliamo più accettare, ma che tocca a tutti, la storia di quella solitudine a cui l’abbiamo condannata, la vecchiaia, privandoci della voce unica della saggezza ma anche una storia di piccoli miracoli. La storia di una giornata che racchiude un’intera esistenza. Una storia che ci attraversa.

Giampaolo Simi, la domenica successiva, ci porterà in più di una “storia quasi comune”, guidandoci nelle vite di sei giudici popolari che il caso ha fatto incontrare per dirimere le fitte trame di un atroce duplice omicidio. Perché il giallo, quello vero, alla fine è solo un pretesto per raccontare l’essere umano, sondare l’angolo nero che ciascuno nasconde dentro di sé, scavare nelle coscienze dei personaggi per aprire varchi di luce che illuminino quelle di ogni altro essere umano. In un romanzo che è “specchio dell’Italia di oggi («che razza di paese isterico siamo diventati»), è attraverso la lente dell’esperienza dei giudici popolari che Giampaolo Simi racconta tutto il progredire della verità, non solo giudiziaria ma insieme umana, di imputati, testimoni e giudici”.

Più generazioni quasi comuni si dispiegano invece nel nuovo romanzo di Giorgio Fontana, una delle penne più mirabolanti nella letteratura italiana contemporanea, che si è cimentato con una grande epopea familiare che taglia tutto il Novecento, un romanzo, per dirla con Missiroli, già ospite qui nel 2019, in cui «c’è la forza del passato, l’avventura, ci sono gli amori che siamo stati: è il libro di questa nostra vita. Leggerlo è sapere chi siamo oggi» perché ciò che siamo alla fine non può che venire dal passato e oggi sembra che ce ne dimentichiamo un po’ troppo spesso. Un romanzo storico e corale con cui Giorgio Fontana «ha voluto affrontare con le armi della letteratura la povertà e il riscatto, la fede e la politica, il coraggio dei deboli e la violenza dei forti».

A chiudere questa lunga cavalcata, la storia raccontata come un motorino lanciato a tutta velocità per le strade di Napoli scritta da Andrej Longo e dal titolo L’altra madre. Una Napoli raccontata con uno sguardo obliquo lontano dai canoni con cui di solito viene raccontata, una storia che ci prende per la gola, in cui un ragazzino quasi normale, appunto, finisce, quasi per errore, a diventare criminale, perché in certi ambienti non stare alle regole del gioco significa venire isolati. Una storia di intrecci in cui un ruolo importante è affidato alle donne, madri in questo caso, come a chiudere alla perfezione il cerchio che si aprirà a partire dall’8 di marzo.

Afferma l’Assessore alla Cultura Michela Bertuccioli: "La terza edizione di Itinerari Letterari ci rende davvero orgogliosi e ci riempie di aspettative per questi incontri. Il calendario di quest'anno è infatti davvero significativo, in primo luogo grazie all'aggiunta di un appuntamento che porta a 5 le date in programma. Questo è possibile grazie al grande lavoro di Rapsodia che anche quest'anno ci consegna un immenso patrimonio letterario, allo stanziamento comunale, ma anche al contributo di Riviera Banca che ha sostenuto il progetto. Siamo consapevoli che proporre questo evento in questo momento particolare non sia semplice, ma anche oggi vogliamo raccontare e proporre bellezza, valorizzare la possibilità di leggere e diffondere cultura, nella consapevolezza del grande lavoro fatto per programmarlo, ma anche per riscoprire il gusto della letteratura, che può diventare un valore aggiunto in questo periodo. Al di là della modalità di organizzazione che dipenderà dalle disposizioni di Ministero e Regione, faremo in modo di garantire l'attuazione di questo progetto e trasmetterlo al più ampio pubblico possibile. Sarà nostra cura aggiornarvi sulle modalità, nell’evenienza che le ordinanze comunali si prolunghino nel tempo”.

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