Da Faenza a Imola a piedi sulla nuova Via dei Gessi: ecco come iscriversi al cammino inaugurale

Imola

E’ pronta per essere inaugurata e percorsa la nuova “Via dei Gessi”: un trekking di 70 km attraverso la catena montuosa del Parco della Vena del Gesso Romagnola ad unire le città di Faenza e Imola, con inizio e termine presso le rispettive stazioni ferroviarie. Ideale dunque per coloro che vorranno arrivare e ripartire in treno. L’itinerario è finanziato dal Piano di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna ed è stato progettato e realizzato dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità-Romagna con il supporto dei comuni e delle Sezioni Cai di Faenza, Imola e Lugo. Il lancio del nuovo percorso (della durata di tre giorni) è programmato nel weekend dal 10 al 12 settembre. Sarà possibile partecipare al “Cammino inaugurale” compilando il form https://forms.gle/q4ZcUxXxXG1exWBA6.

Inaugurazione venerdì

La cerimonia di inaugurazione è fissata per venerdì 10, nel piazzale della stazione di Imola (ore 10) davanti ad uno stand informativo e un laboratorio ludico. Alle 11 seguiranno i discorsi del Presidente dell’Ente Parchi Romagna, Antonio Venturi e dei sindaci di Imola, Marco Panieri e di Faenza, Massimo Isola. Alle ore 12 la partenza dei primi camminatori che in serata raggiungeranno (Borgo Tossignano), dove si attesta la prima tappa, presso il centro visite la “Casa del Fiume”. Qui alle 18.30 sarà presentata la guida “La via del Gesso tra natura, cultura e prodotti tipici”: presenti gli autori Sandro Bassi e Fiorenzo Rossetti ”. Sabato 11 sarà invece Centro visita del Parco “Cà Carnè” (arrivo della seconda tappa) ad ospitare dalle 14 alle 19 lo stesso format di Borgo Tossignano con l’aggiunta di un documentario e clip emozionali in visione ad intervalli regolari. La terza tappa (domenica 12) congiungerà Ca’Carnè a Faenza. La Via viene promossa dal Parco dei Gessi come “costellata da rupi gessose strapiombanti, custodi di affascinati fenomeni carsici che hanno dato vita a doline, più di duecento grotte e chilometri di percorsi sotterranei, freschi folti boschi e aridi paesaggi dominati da affilati calanchi argillosi, torrenti che scompaiono sotto la roccia, segni di preistoria e storia legati all'uso del gesso e morbide colline che raccolgono coltivazioni agricole di pregio”. Numerose le eccellenze ambientali, senza escludere quelle artistiche, storiche e culturali presenti a Imola, Faenza, Borgo Tossignano, Brisighella. Restando agli aspetti naturalistici sono sicuramente da segnalare la rupe di Sasso Letroso, i Crivellari (villaggio), Monte della Volpe, Monte Mauro, parco del Carnè e vicino a Faenza, l’Olmatello a Castel Raniero. Malgrado le modeste quote raggiunte (la massima è di 515 m), il cammino presenta dettagli tecnici da non sottovalutare che richiedono un’organizzazione adeguata.

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