C’è stata una centuriazione ellenica prima della centuriazione romana nella fascia tra il territorio cesenate e quello cervese. Risale a ben 26 secoli fa ed è legata a una colonia che i Tessali, entrando in contrasto con gli Etruschi, tentarono di consolidare lì per rifornirsi di grano da trasportare nella madrepatria. Finché furono costretti a ritrarsi, forse con lo zampino del celebre ateniese Pisistrato, lasciando tutto nelle mani degli Umbri-Sabini.
È una delle tante chicche contenute in un libro che Giancarlo Brighi ha pubblicato a proprie spese, col sostegno della Bcc Romagnolo. Si intitola “Nova e Ficocle. Con Greci e Romani quanta storia!” e sarà presentato giovedì 16 gennaio, alle 17, alla biblioteca comunale di Cervia e lunedì 20 gennaio, alle 16, a Cesena, nella sala “Cacciaguerra” della Bcc Romagnolo in viale Bovio, alla presenza dell’assessore alla Cultura Camillo Acerbi.
In 96 pagine, corredate da foto e mappe rielaborate dall’autore, sono condensati decenni di studi che Brighi ha fatto con passione e competenza per ricostruire il passato remoto del territorio dove vive e che ama. E la sua teoria sull’esistenza di una pre-centuriazione è anche il frutto di quello che ha visto con i suoi occhi, durante uno scavo del 2014 a Bagnile, che ha riportato alla luce due fossi e il relativo scolo, tutti al di sotto dello strato romano. Si sta parlando di tracce risalenti a un periodo tra la seconda Età del Ferro e il sesto secolo avanti Cristo. Qualcosa di simile era stato già rinvenuto negli anni Ottanta e Novanta, durante i lavori per il Cer, e fa pensare che ben prima dell’intervento dei Romani il territorio fosse stato organizzato a fini produttivi da colonizzatori giunti dalla Tessaglia, in un modo che per l’orientamento degli appezzamenti secondo i punti cardinali risulta anomalo non corrisponde né a quello tipico della centuriazione cesenate, né a quello della centuriazione cervese.