Santa Sofia, nasce il gin “Falterona 1654” dal cuore dell’Appennino

Curiosità
  • 10 gennaio 2024

Cinque amici che vivendo e amando la montagna si imbattono nei crinali di Campigna, nel ginepro selvatico dell’Appennino notando subito la dimensione ridotta rispetto al ginepro commerciale normalmente in commercio. Qualche esperimento ed è subito chiaro che “l’eroica” bacca di ginepro cresciuta in quota non solo è più piccola ma anche estremamente concentrata negli estratti quindi negli aromi e nei sapori creando un’autentica “magia” in distillazione. Si costituisce così la società Falterona 1654, con il suo prodotto di punta nel Gin Falterona1654, che nasce appunto dalla distillazione del ginepro selvatico d’altura, raccolto a mano, con cura e rispetto dell’ambiente, sulle pendici del Monte Falterona. Ad accomunare i soci fondatori sono l’amicizia e l’amore per la montagna: Davide Gabrielli (campignese doc, sci alpinista e amministratore delegato del gruppo Draco Spa), Federico Fabbri (manager del gruppo Molino Spadoni), Ilaria Scarpellini (specialista nel marketing), Manuel Tassinari (maestro di sci, pilastro della scuola sci Campigna nonché albergatore in Appennino e in riviera), Beppe Babbini (imprenditore nella distribuzione alimentare) e Danilo Casadei (pilastro di Confindustria Romagna e titolare delle Grafiche Mdm) . «A muoverci – spiegano – è stata la volontà di donare la meritata fama e nobiltà alla piccola bacca del ginepro dell’Appennino Tosco-Romagnolo, pianta selvatica d’altura, da cui ricaviamo il nostro Gin in abbinamento con alte botaniche tipiche dell’Appennino quali sorbo dell’uccellatore, rosa canina, sambuco e malva». Il Gin Falterona1654 si presenta di colore cristallino, dal gusto fine e deciso, lievemente balsamico.

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