Rimini rivive la revocazione dell’ingresso di Cesare dopo il passaggio del Rubicone. Sognando di diventare Capitale della cultura




Dopo il rinvio di domenica 7 gennaio causa maltempo, il 14 gennaio Rimini è tornata all’inizio anno del 49ac quando i legionari della Legio XIII hanno accompagnato Cesare nel varcare le porte della città e poi portarsi al foro (attuale piazza Tre Martiri). La manifestazione è iniziata all’invaso del ponte di Tiberio dove i “miles” si sono presentati e hanno fatto vedere varie manovre tipiche della legione romana. Le 300 persone presenti all’invaso, spostandosi lungo il corso (probabilmente lo stesso tragitto che fece Cesare) sono diventate circa 500 con grande gioia anche da parte dei più piccoli. Qui è stato svolto il cuore della rievocazione che prevedeva la lettura a tre voci della locuzione che Cesare fece ai legionari della XIII. Tutto si è svolto davanti al cippo medioevale presente in piazza che ricorda proprio questo episodio. «Prima dell’inizio “Cesare” ha ricordato come Rimini abbia già nel suo gonfalone le radici romane, infatti spicca la scritta “Alea Iacta Est” - spiega una nota -, poi ha rimarcato come la cultura rappresenti un modo per consolidare lo spirito stesso di questa città che guarda al futuro con i piedi solidi nel presente e tenendo per mano il passato. A nome dell’amministrazione è intervenuto l’assessore Mattia Morolli che ha sottolineato come tutta la nostra storia contribuisce a consolidare sempre più la candidatura di Rimini come capitale della cultura 2026, come ci sia uno sforzo dell’amministrazione per valorizzarne i luoghi simbolo appoggiandone le iniziative volte a valorizzarle».