Fashion designer e modello: da Longiano a Londra e a Milano

Il giovane fashion designer di Longiano Davide Casadei in passerella a Londra e poi uno dei tre vincitori a Milano. Non solo indossatore, ma anche creatore di capi che ha portato sulle passerelle top della moda.
A metà giugno, Davide Casadei, 26 enne di Longiano, era a Londra, sulla passerella della “Graduate Fashion Week international”, kermesse che celebra i migliori talenti diplomandi di prestigiose accademie di moda nel mondo. Poi è stato all’evento milanese dell’Istituto Europeo di Design, dove si è distinto con la propria collezione di capi d’abbigliamento maschili. Si è trattato di due giorni di sfilate nel cuore di Milano, fronte duomo, a palazzo Giureconsulti, tra invitati e passanti, addetti ai lavori e turisti, studenti e giornalisti che hanno portato lo sguardo del pubblico sui neo fashion designer. Un evento organizzato dall’Istituto Europeo Design (Ied) di Milano, capace di coinvolgere. Sono stati infatti oltre 1.100 i votanti che hanno decretato i tre vincitori tra le dieci collezioni dei giovani protagonisti, pronti ad affacciarsi al mondo delle professioni della moda. E tra questi c’era Casadei.
«Come scuola orgogliosamente italiana - aggiunge Olivia Spinelli, che ha curato la direzione artistica dell’evento - trasmettiamo ai nostri studenti una metodologia con uno sguardo sempre aperto allo scambio e alle commistioni e che va oltre il solo lavoro. ll design in Italia non è una professione, è un modo di vivere».
Il 26enne Davide Casadei da tre anni vive a Milano, ma ha mantenuto la sua residenza a Longiano, dove vive la sua famiglia, con i genitori (babbo infermiere all’ospedale “Bufalini”, mamma psicologa con studio a Cesena), due sorelle e un fratello. «Nella mia famiglia svolgono tutti altre attività - dice Davide - l’unica componente con vena artistica è mia nonna Franca che fa la scultrice. Fin da bambino avevo il sogno di lavorare nel campo della moda. Quindi dopo il liceo sono entrato all’Istituto Europeo di Design che opera in campo universitario e dove mi sto laureando in queste settimane. Nel frattempo per sostenermi agli studi ho lavorato anche in negozi di moda a Milano. La mia collezione reinterpreta l’abbigliamento classico maschile, privilegia la monocronia in nero, con tessuti in lana e lino. Ora, dopo la tesi, creare capi di moda diventerà il mio lavoro».