Bologna, finto idraulico commette 28 furti in appartamento a danno di anziani in soli 8 mesi. Catturato grazie a un errore VIDEO

BOLOGNA - La Polizia di Stato di Bologna ha messo fine alle scorribande di un uomo di 66 anni (classe ‘59), ritenuto responsabile di ben 28 furti in appartamento commessi tra il maggio 2024 e il gennaio 2025. Al termine di una complessa e articolata indagine condotta dalla Sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato “Due Torri-San Francesco”, l’uomo è stato raggiunto da una misura cautelare degli arresti domiciliari.
Le indagini sono state avviate a seguito delle numerose querele presentate dalle vittime, che hanno poi riconosciuto l’indagato attraverso individuazioni fotografiche. Un contributo fondamentale alle investigazioni è arrivato dalle immagini degli impianti di videosorveglianza installati nei condomini presi di mira e dalle riprese degli istituti bancari, elementi che hanno permesso agli inquirenti di accertare inequivocabilmente la responsabilità dell’uomo.
L’indagato dovrà rispondere di gravi accuse: furto in abitazione pluriaggravato, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e sostituzione di persona. Il suo modus operandi era sistematico e ben collaudato. L’uomo si introduceva nelle abitazioni delle sue vittime, scegliendo prevalentemente persone anziane (su 28 vittime, 21 avevano più di 65 anni, di cui 9 con oltre 80 anni), fingendosi un idraulico inviato dall’amministratore del condominio. Sfruttando la fiducia e la distrazione delle persone, si impossessava dei loro beni. In molti casi, riusciva anche a carpire il codice PIN delle carte di pagamento, effettuando prelievi di denaro fino al blocco delle stesse.
La reiterazione di questa condotta illecita ha permesso all’uomo di accumulare un profitto stimato intorno ai 15.000 euro. I colpi messi a segno si sono concentrati in un arco temporale di otto mesi, seminando preoccupazione e allarme tra i residenti dei condomini bolognesi.
L’uomo si dimostrava particolarmente abile nel conquistare la fiducia delle sue vittime, arrivando persino a fornire un recapito telefonico per essere ricontattato per eventuali lavori domestici. Proprio questa sua “sicurezza” si è rivelata il suo punto debole. In un’occasione, infatti, ha commesso un errore fatale, fornendo il suo vero numero di telefono. Questo dettaglio, apparentemente insignificante, ha permesso agli investigatori di avviare gli accertamenti che hanno condotto alla sua identificazione. L’identità è stata poi incrociata con le immagini dei sistemi di videosorveglianza e con le testimonianze delle vittime, fornendo un quadro probatorio solido.
Gli inquirenti non escludono che, soprattutto nell’ultimo periodo, possano essere stati commessi ulteriori reati con lo stesso modus operandi, dei quali non è ancora pervenuta denuncia. L’invito alle potenziali vittime è quello di farsi avanti e segnalare eventuali episodi sospetti alle forze dell’ordine.