Un "Cantiere poetico" nel nome di Tonino Guerra e Sepúlveda

Cultura

SANGTARCANGELO. Si apre con un omaggio a Tonino Guerra il Cantiere poetico per Santarcangelo 2020, in scena dal 4 al 12 settembre. È la sesta edizione per il festival della poesia che, nascendo dalla necessità di far conoscere e valorizzare i protagonisti della storia letteraria cittadina, che l’hanno caratterizzata come città della poesia, si muove tra più percorsi di natura artistica per raggiungere pubblici differenti e soprattutto giovani.
E in particolare ora, dopo un lockdown che ha fatto emergere il bisogno di parole, come ha evidenziato l’assessora alla Cultura Pamela Fussi: «L’attitudine verso la parola poetica è nel dna di Santarcangelo e il Cantiere la rafforza offrendo la capacità di vedere e sentire la bellezza».
Titolo dell’edizione “Verso le poesie. Testimonianze poetiche: luoghi e persone, memorie e ossessioni” a suggellare il proposito di «indagare relazioni, traiettorie e passioni, che tutte le arti, in primis quelle sceniche, ingaggiano con i poeti e le poesie», come ha spiegato Fabio Biondi, curatore del progetto.
La dedica a Sepúlveda
Il progetto è dedicato a Luis Sepúlveda, scomparso il 16 aprile scorso, amico di Tonino Guerra e della città dove era atteso per festeggiamenti proprio dei 100 anni di Guerra, già presidente onorario dell’Associazione che porta il nome del santarcangiolese.
Dialogo con la comunità
Farsi carico della tradizione poetica e immetterla nella contemporaneità e nel futuro, come hanno sottolineato la sindaca Alice Parma e l’assessora Fussi, significa dialogare ed entrare in rapporto con la comunità, quella dei grandi e dei piccini, e questa è la via prescelta, fin dalla prima edizione, e rappresenta una delle prerogative del Cantiere. Così cittadini, lettori, docenti, poeti e attori locali hanno risposto alla chiamata per leggere testi di Sepúlveda. E ciò accadrà all’improvviso, in luoghi e orari ogni giorno diversi come la mattina al mercato o all’imbrunire nel parco.
Una seconda chiamata pubblica ha raccolto narratori per le sue favole che saranno raccontate ai ragazzi delle elementari e medie.
Infine la chiamata alla scrittura collettiva di un Manifesto delle città da inviare ai sindaci della regione.
I protagonisti dell’edizione 2020
Nove i giorni di programmazione e non mancano gli incontri con poeti, autori, cantautori, musicisti affermati a livello nazionale come Mariangela Gualtieri, Milo De Angelis, Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Alessandro Bergonzoni, Lodo Guenzi dello Stato Sociale, Marco Balzano. E ancora Cristiano Godano, Andrea Amati, Gigi Riva, Luca Rastello, il Teatro Patalò, Giuseppe Stellato e molti altri.
Omaggio centenario Guerra
Il prologo il 4 settembre sarà un appuntamento speciale per rendere omaggio a Guerra e alla sua capacità di guardare e interpretare il futuro con gli occhi della poesia, prendendo spunto dai suoi Sette messaggi al sindaco. L’evento avrà luogo allo Sferisterio, dalle 21, con il titolo “In piazza! Uno dieci cento sindaci per la cultura” ed è frutto della chiamata Manifesto per le città, ideata da Biondi con l’ex assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti e ispirata ai Sette messaggi. Una chiamata che ha raccolto messaggi affinché la cultura sia considerata un bene primario per la coesione delle comunità e la rinascita di un nuovo sistema di relazioni fra cittadini e istituzioni. Perché, come ha sottolineato Parma, «dopo un’emergenza sanitaria che ci ha segnati profondamente e che ha messo in stallo tutto il settore culturale e dello spettacolo, abbiamo bisogno di una riflessione sul valore sociale della cultura in quanto bene pubblico essenziale, al pari di acqua, luce e gas».
Il manifesto di Eron
Proprio come riporta il manifesto dell’edizione 2020, firmato Eron, intitolato “Beni Essenziali” che pone la poesia accanto ad acqua, luce e gas fra gli elementi essenziali per lo sviluppo della vita umana e, quindi, tra i diritti fondamentali della popolazione, siglato dal timbro del “Ministero della Poesia”.

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