Resistenza: a Bellaria la rimozione dell’opera di Luigi Poiaghi

Cultura

BELLARIA IGEA MARINA. Nel 1978 Luigi Poiaghi (Corsico 1947 – Rimini 2017), vince il concorso indetto dal Comune di Bellaria per «un monumento che esalti i valori della lotta e dei sacrifici sostenuti per la liberazione e l’indipendenza dell’Italia».
Nasce così “Passatopresente”, una grande gabbia metallica stipata di grosse pietre provenienti dal fiume Marecchia, posata su un ampio piano in cemento diviso in 64 quadrati, in ognuno dei quali sono impresse le impronte dell’uomo e un’epigrafe che recita: «Parliamo di uomini in questo senso, parliamo di eroi». Realizzata con la collaborazione di Nello Zoffoli per le opere metalliche, Marino Santarini per le lastre con le orme, Lino Gnoli per il cemento, la Cooperativa Muratori di Bellaria e la collaborazione tecnica di Girolamo Geri, nel 1979 l’opera è collocata in prossimità dell’ingresso della Residenza municipale di Bellaria-Igea Marina.
La rimozione
Qualche giorno prima delle celebrazioni del 25 aprile del 2014, la struttura viene rimossa e smantellata dall’Amministrazione Comunale. Si tratta di rimozione per lo stato di degrado in cui si trova. Nessun accenno al restauro, l’iniziativa più ovvia nel rispetto di un’opera d’arte regolarmente commissionata a Poiaghi, inserita nel Catalogo generale del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna da parte del Mibac, il dicastero del Governo della Repubblica Italiana preposto alla tutela della cultura, dello spettacolo e alla conservazione del patrimonio artistico e culturale e del paesaggio. La decisione di abbatterlo non sembra quindi da attribuire a un irrazionale furore iconoclasta che trova i suoi giustificativi nell’integralismo di una fede religiosa e neppure a un governo rivoluzionario che preso il potere, distrugge quanto celebra o semplicemente ricorda l’ancien régime deposto ma, stando alle dichiarazioni comparse sulla stampa locale, si tratta di una rinuncia istituzionale di procedere al restauro per una scelta semplicemente “estetica”, per sostituirla con quattro portabandiera in ferro fissati sulla piattaforma, privata di ogni riferimento.
Povertà culturale
L’aspetto triste della vicenda è la povertà culturale delle istituzioni. L’arte concettuale alla quale Poiaghi si ispira è un’arte che si fonda sull’idea, sul pensiero e non sulle componenti estetiche tradizionali: l’opera non deve attrarre per il suo appeal ma deve costringere a riflettere.
«Quello che era efficace in “Passatopresente” di Luigi Poiaghi era proprio la spinta a superare un’idea limitata e retorica del monumento rievocativo», sono le parole espresse a proposito dell’installazione da Renato Barilli. Una iniziativa quella comunale a dir poco sconcertante, che offende la coscienza e il sentimento morale della comunità, piena di significati minacciosi per la storia, la cultura e la libertà di pensiero. In questo senso anche l’Ibc della Regione Emilia-Romagna nell’aprile 2014 esprime profonda disapprovazione e forte biasimo per la scelta, operata dall’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina, di smantellare e rimuovere il monumento, e sottolinea la gravità di un provvedimento “soppressivo”, che ha visto coinvolto un manufatto artistico del nostro tempo, realizzato da un valente scultore italiano come Luigi Poiaghi e dal forte significato simbolico sul tema della libertà.
Tutti d’accordo o quasi
Lo sdegno aumenta leggendo quanto scrive Onide Donati su Chiamami Città del 22 agosto 2016 circa la decisione n.124 della Giunta del 19 luglio 2016, basata su un referendum: «La maggioranza dei soggetti interpellati è contraria alla ricollocazione dell’opera “Passatopresente”» e spiega che tutti i 5 quartieri si sono dichiarati contrari alla ricollocazione del monumento «nel parco, di fianco alla grande quercia, posto occupato attualmente dalle giostre dei bimbi» così come Aia, Federalberghi, la Cooperativa Bagnini, Confcommercio, Confartigianato e la Società Cooperativa Marinara, oltre a 10 su 15 consiglieri comunali.
Diventa invece offesa all’intelligenza generale il paternalismo bonario e gratuito del vicesindaco quando rassicura che l’opera scomposta nel magazzino del Comune «viene monitorata».
“Dà da pensare”
Nel luglio del 2014, l’Ibc ritorna sul fatto, auspicando che l’Amministrazione Comunale di Bellaria Igea Marina voglia riconsiderare la scelta operata, nel rispetto di quelle ragioni della tutela e della conservazione che dovrebbero pienamente e direttamente riguardare anche il monumento “Passatopresente” dell’artista Luigi Poiaghi.
Cinque anni dopo, nell’agosto 2019, l’Anpi, la Pro Loco e il Comune di Verucchio ricordano Luigi Poiaghi nel primo anniversario della scomparsa con il volume “Dà da pensare” edito da Pier Giorgio Pazzini di Villa Verucchio. L’ampia selezione di opere dell’artista si accompagna a una lettera di Rita Giannini, alla premessa di Stefania Sabba, sindaca di Verucchio, e ai contributi critici di Claudio Spadoni, Massimo Pulini e Luca Cesari, oltre che a una testimonianza di Mara Marani.
Tutto inutile
Fino a oggi purtroppo a nulla sono servite le manifestazioni, le iniziative di solidarietà e protesta sostenute da associazioni, istituzioni pubbliche, e da tante donne e tanti uomini di cultura per la ricostruzione del monumento con il materiale salvato dalla rovina per non perdere una parte importante della memoria storica di Bellaria Igea Marina.

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