Ravenna, la Biennale del mosaico contemporaneo inaugura il 14 ottobre

Cultura
  • 07 ottobre 2023

Inaugura sabato 14 ottobre l’VIII Biennale del mosaico contemporaneo, una intensa immersione nell’arte del mosaico, nella sua accezione contemporanea, che coinvolge i luoghi dell’arte a Ravenna con un ricco programma.

«Con questa edizione – sottolinea il sindaco Michele De Pascale – la Biennale riprende la sua cadenza naturale dopo la pandemia, e fa un ulteriore passo in avanti, con una ristrutturazione strutturale degli spazi espositivi, per la prima volta in dialogo con gli eventi temporanei».

Il Mar, infatti, con la sua collezione di mosaici contemporanei recentemente riallestiti, sarà il fulcro organizzativo e ideativo della Biennale, in collaborazione con le istituzioni culturali della città, gli istituti di formazione e le associazioni culturali.

Apertura ideale, e non solo, dell’intera manifestazione sarà la grande mostra che Ravenna dedica a uno dei grandi artisti italiani del Novecento, Alberto Burri: la mostra “Burri Ravenna oro” sarà allestita nelle sale del Mar a partire dal 14 ottobre (e fino al 14 gennaio 2024), con una ricchissima selezione di opere provenienti del museo di Città di Castello.

Molteplici le aree coinvolte dalla Biennale, curata da Daniele Torcellini. La prima comprende il Mar, Palazzo Rasponi dalle Teste e la Biblioteca Classense, con l’esposizione “La memoria fisica della materia”, dedicata alle pratiche sperimentali del mosaico in ambito ravennate, dagli anni Settanta a oggi, “Episodi di mosaico contemporaneo”, che esplora il rapporto fra mosaico e design, e “Palianytsia”, dell’artista ucraina Zhanna Kadyrova, un’opera dedicata al pane, presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia dello scorso anno; nella manica lunga della Biblioteca Classense saranno esposti i lavori del Premio Gaem, Giovani artisti e mosaico.

La collaborazione con l’Accademia di belle arti statale di Ravenna e con il liceo Nervi-Severini realizza “A come accademia, O come Oroburri”, la mostra fotografica “Le stazioni dell’arte. I mosaici della metropolitana di Napoli” e “Infinitamente piccolo. Il micromosaico e il gioiello”.

Partecipano alla Biennale anche i luoghi dedicati al mosaico antico: il Museo Classis con le due nuove sezioni dedicate ad “Abitare e pregare a Ravenna” e la Domus dei tappeti di pietra con alcuni allestimenti contemporanei. “Catodica” di Luca Barberini animerà gli spazi dell’ex Palazzo Ferruzzi in via Diaz.

Evento speciale, con inaugurazione venerdì 13 ottobre alle 18, al mulino Lovatelli con la mostra “Porta futurista” del collettivo anonimo ucraino Pomme De Boue.

Importante anche il coinvolgimento di laboratori, gallerie e associazioni, che propongono mostre ed eventi. Ricche le collaborazioni fuori Ravenna, con la Raccolta Lercaro, l’Assemblea legislativa della Regione, la Galleria Villa Franceschi di Riccione, fra le altre. Per tutta la durata della Biennale, nella sede di Ravenna Incoming in via Corrado Ricci 39, sarà attivo un infopoint dedicato.

«Abbiamo cercato di congiungere due sforzi – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia –: raggiungere una maggiore penetrazione in città e fare un salto di qualità dal punto di vista organizzativo. Inoltre non possiamo lasciare che la mostra di Burri passi in città senza lasciare un segno tangibile: restaureremo l’importante dell’opera Grande ferro R per realizzare una fascia di rispetto che ne garantisca visibilità e fruibilità».

www.ravennamosaico.it

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