Le dimenticate. Streghe, sgradite, Cassandre, visionarie, intrattenitrici

Cultura
  • 14 marzo 2024

Se si è abituati a qualcosa è facile dimenticarsi come è stata ottenuta: con il passare del tempo si diventa così presi dal benessere che una condizione ci dona che tutti i sacrifici fatti per raggiungerla non hanno più importanza. È per questo motivo che non ci si ricorda i nomi di tutte le donne che hanno lottato contro il fascismo o dalla parte del femminismo, perché viviamo insieme al frutto dei loro sacrifici. Per tutte le donne che si sono battute e sono state dimenticate la Biblioteca Malatestiana di Cesena ha organizzato per il giorno 16 marzo una conferenza alle 16.30 chiamata “Le dimenticate. Streghe, sgradite, Cassandre, visionarie, intrattenitrici”, dedicato appunto a tutte le scrittrici dimenticate del ‘900 che furono in parte sgradite ai contemporanei (antifasciste, politiche e femministe) ma che hanno lottato per garantire un cambiamento, in modo che le generazioni future alla loro potessero vivere in condizioni migliori di loro.

Le donne di cui si parlerà furono dunque esempi di coraggio e per le loro azioni dovrebbero essere ricordate: tra loro infatti troviamo donne che lottarono contro il regime fascista con resilienza e determinazione, come Fausta Cialente, che dal Cairo prese parte alle lotte antifasciste, e Paola Masino, che venne addirittura esiliata e condannata a morte dal regime a causa di una critica nascosta nel suo romanzo “Periferia”; si trovano i nomi di femministe che hanno lottato per ottenere diritti e condizioni a loro negati, come Carla Lonzi, autrice (insieme al gruppo “Rivolta femminile”) del testo “Sessualità femminile e aborto” in cui affermava che non aveva senso legalizzare l’aborto senza prima affermare la libera sessualità femminile, Alba de Céspedes, autrice del romanzo “Dalla parte di lei” in cui difendeva una donna spinta all’omicidio dalla famiglia, o Dacia Maraini, da sempre vicina al femminismo; si parla anche di donne che raggiunsero posizioni di rilievo, come Flora Volpini, prima sindaca donna di Citerna, sua città natale, per cui ricoprì il ruolo di sindaco per dieci anni, Gaia Servadio che dal 1956 al 2021 è stata il punto di unione tra Italia e Regno Unito in quanto residente a Londra e corealizzatrice di documentari per la Rai e la Bbc, o Goliarda Sapienza, prima dirigente donna della Camera del lavoro di Torino e attiva nelle lotte del socialismo siciliano, proprio come Fabrizia Ramondino fu attiva nelle lotte sociali della sua Napoli. Infine si cita anche un volto a noi vicino territorialmente ma di cui ormai si sono perse le tracce: si tratta di Leda Muccini, cesenate nata nel 1925 e di cui conosciamo “Uomini” (1962), l’opera più famosa, in cui si mette in rilievo la vita di delle donne tra loro diverse e contemporanee che fanno parte della società di un Italia che va verso la modernità.

L’incontro è a cura di Marino Biondi, docente di Letteratura italiana all’università di Firenze, ed è all’interno di una serie di seminari chiamati “Novecenta. La letteratura delle scrittrici. La coscienza del destino”.

Info: 3920017699

Emma Togni

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