Il mondo letterario in lutto. La Romagna piange la scomparsa del poeta Stefano Simoncelli

Lutto nel mondo della cultura romagnola con la scomparsa, all’età di 75 anni, del poeta di Cesenatico, Stefano Simoncelli. Malato da tempo, si è spento nella notte. Dall’esordio nel 1980 con la silloge di poesie intitolata “Via dei platani”, ha dato vita a una nutrita produzione letteraria; nella cinquina del Premio Strega Poesia 2023, è stato cofondatore e redattore della mitica rivista “Sul porto” che catturò negli anni Settanta l’attenzione e la collaborazione di alcuni degli intellettuali più apprezzati in Italia come Franco Fortini, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Giudici, Giovanni Raboni, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni e soprattutto Vittorio Sereni.
Malato da tempo, nei mesi scorsi in occasione dell’intervista di Rita Giannini pubblicata sull’inserto Culture club del Corriere Romagna aveva parlato della sua ultima opera, “Visite notturne”, pubblicata da Pequod (Italic Pequod), suoi editori da sempre. Nelle sue parole aveva illustrato il potere della poesia “che riesce ad aprire, se è vera, la porta tra i vivi e i morti. Compito del poeta - diceva - è mettersi sulla soglia in modo che quella porta rimanga aperta. Un compito difficile, sfiancante ma importante e necessario come è la poesia nella vita degli uomini”. E ancora. “Sono un poeta malato e morente. “Il più grande poeta morente” dice un mio amico romano esagerando e ridendo. Sicuramente la poesia è stata sempre per me un’amica che mi ha accompagnato nelle malattie e nei momenti in cui ho sfiorato la morte. Mi sono sempre confidato con lei e ho ottenuto risposte incoraggianti verso la guarigione. Adesso non so più se potrà aiutarmi. È molto probabile che Visite notturne sia il mio ultimo libro. Non so come finirà il mio viaggio, ma sono andato molto vicino a morire tre volte durante la mia vita. La morte non mi fa paura, è un passaggio da un mondo a un altro. Quello che temo è soffrire, la chemioterapia, l’Alzheimer e altro di mostruoso, ma intanto sono ancora qui, resisto e amo la vita con tutto me stesso”.