BOLOGNA
Sono 12 i nuovi progetti selezionati con il Bando 2025 per il sostegno alla produzione cinematografica e audiovisiva destinato ad imprese con sede o unità locale in Emilia-Romagna, cofinanziate dai Fondi europei del Programma regionale Fesr 2021-2027.
La Giunta regionale ha approvato l’elenco dei titoli, scelti tra i 43 progetti presentati a Emilia-Romagna Film Commission.
Sostenuti complessivamente con 750mila euro di risorse pubbliche, i progetti genereranno una spesa sul territorio stimata in quasi 2,5 milioni di euro.
Diverse le tipologie finanziate: quattro opere cinematografiche (di cui una totalmente in animazione), un’opera televisiva in animazione, cinque cortometraggi e due documentari.
«Il bando regionale va a sostenere un settore che oggi si trova ad affrontare una situazione drammatica a causa dei pesantissimi tagli previsti dalla manovra del Governo: 190 milioni in meno nel 2026 e una riduzione ancora maggiore prevista nel 2027 al Fondo unico per il cinema e l’audiovisivo- spiega l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. Si tratta di una riduzione che colpisce duramente l’intera filiera, dalla produzione ai festival, dalla distribuzione alle sale cinematografiche. Questi tagli, che colpiscono un contesto già duramente provato dall’assenza di norme e tempi certi sul tax credit, scaricano inevitabilmente sulle Regioni e sui loro fondi la responsabilità di supportare un comparto strategico per l’economia e la cultura del Paese».
«Come Regione Emilia-Romagna continueremo a fare la nostra parte per tutelare i lavoratori e le lavoratrici del settore, ma è inaccettabile che il Governo abdichi alle proprie responsabilità verso un comparto che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo- continua l’assessora Allegni-. L’ampia partecipazione al bando regionale, con ben 43 progetti presentati, conferma quanto questo strumento sia strategico e atteso dal settore audiovisivo regionale, che finora era in costante crescita. Le opere selezionate vantano una grande ricchezza tematica, che spazia dall’animazione dedicata ai più giovani ai grandi temi del nostro presente: dal disagio mentale alle condizioni del lavoro agricolo, dalla memoria storica alle dinamiche criminali contemporanee. Un ringraziamento particolare va a Emilia-Romagna Film Commission per il prezioso lavoro che rende possibili questi risultati, ancora più prezioso in un momento così difficile per tutto il settore».
I nuclei di valutazione, coordinati da Fabio Abagnato, responsabile di Emilia-Romagna Film Commission, sono composti da Marco Cucco, ricercatore senior e direttore del Master in Management del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Università di Bologna, e Sandra Campanini, Presidente Fice Emilia-Romagna.
Le opere selezionate
Come avvenuto nelle precedenti edizioni anche la sessione 2025 presenta tematiche eterogenee e originali. I ravennati Panebarco propongono The forest five, serie televisiva firmata da Matteo Panebarco, che ci conduce nella fantastica e avventurosa terra di Mysteria.
Giorgio Diritti, con Arancia Film, continua a indagare l’infanzia e l’adolescenza con L’ascolto, (appena presentato a Roma ad Alice nelle città) cortometraggio ambientato nello studio di Emma, psicoterapeuta infantile, mentre una voragine in un campo e il tormento di un contadino sono al centro di Endless hole, suggestivo corto di Thomas Kunstler che ha proposto la bolognese Studio Croma Animation.
Andrea Adriatico torna alla regia cinematografica con il lungometraggio Esseri, storia d’amore e ‘ndrangheta firmata da L’Altra Soc. Coop. Onlus, e ritorno alla regia anche per Nadia Ranocchi e David Zamagni di Zapruder Film (Roncofreddo) che ne La felicità di tutti, raccontano l’ossessione di un produttore: quanti spettatori può fare un film sulla biografia di Gesù Cristo?
La casa riminese Meclimone ha creduto in Laura Plebani che, nel cortometraggio Carne, narra il viaggio emotivo e viscerale di una madre alle prese con lo svezzamento del proprio bimbo; Caucaso ed Enrico Masi proseguono invece il loro percorso nella memoria del ‘900 con La fenice, opera cinematografica sull’arte della propaganda.
Cosa è rimasto oggi del pensiero e dell’esperienza di Franco Basaglia e dei suoi collaboratori? Prova a dare una risposta Andrea Segre attraverso Le cose minime, documentario di Ruvido Produzioni, che indaga il disagio mentale e il rapporto fra le strutture pubbliche, le istituzioni e il territorio.
Tematica di grande attualità quella affrontata da Stefano Croci nel cortometraggio Buio, una produzione Ila Palma, che racconta il dramma di Abisson, bracciante agricolo cacciato di casa e vittima di un incidente sul lavoro.
Tobia De Angelis approda alla regia con Dieci, cortometraggio prodotto da Perros Hermanos che mostra la discesa nell’incubo del giovane Mattia, che vive isolato nella sua casa di campagna, mentre Elena Kairyte in Dolce far niente ci fa conoscere, tra passato e presente, Lora Guerra, vedova dello sceneggiatore Tonino Guerra; un documentario biopic firmato da Kiné Società Cooperativa.
Popcult e Vojtech Dudek ci conducono infine nello spazio di Kosmix: La missione segreta, opera di animazione con protagonista Kit il Robot, alla ricerca di una sonda persa nel cosmo.