Forlì. Il Fabbri salotto dell’editoria: sono gli “Incontri” del ridotto

Le strade di Accademia Perduta/Romagna Teatri, della Libreria d’arte contemporanea Marmo e dell’associazione culturale Metropolis si incontrano quest’anno per degli “Incontri al ridotto” del teatro Diego Fabbri.

«Il salotto bello della città – spiega Ruggero Sintoni, condirettore artistico di Accademia Perduta – diventa sempre più un luogo dove si definisce il rapporto fra teatro ed editoria. Così oltre ai tradizionali incontri con gli artisti a cura di Pietro Caruso, inauguriamo due momenti di confronto con la poesia, e con il libro e l’albo illustrato».

Insieme a Elena Dolcini della libreria Marmo è possibile confrontarsi su “Parole, immagini e teatro” con Maja Celija, illustratrice del volume “La vera storia della strega cattiva” di cui è autrice con Luca Tortolini (30 novembre) e con Virginia Portioli, responsabile editoriale di Lupoguido che ha pubblicato “Peter Pan” di James M. Barrie, un’edizione integrale illustrata da Tatjana Hauptmann (22 febbraio). Il 14 dicembre invece ospite del ridotto è Barbara Bernardini, autrice di “Dall’orto al mondo. Piccolo manuale di resistenza ecologica”.

“Ridotto in poesia” è condotto invece da Marco Colonna: il 9 novembre tocca al pesarese Serse Cardellini fondatore dell’Eno-libreria dal Bardo, Annalisa Teodorani, pluripremiata autrice in dialetto romagnolo, arriva al ridotto il 7 dicembre, la conclusione è affidata a Gian Ruggero Manzoni (21 dicembre).

Gli incontri con gli artisti proseguono nella seconda giornata delle repliche al Fabbri: si inizia il 4 novembre con Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi e gli attori di “Maria Stuarda”. È una programmazione ricca e nuova, quella proposta dal ridotto, ma allo stesso tempo legata per argomenti e scelta di date alle stagioni del Fabbri. Non è pensata però con un ruolo ancillare, anche se a sua volta ruota intorno all’idea che siano gli spettatori a porsi domande, a esercitare un giudizio critico.

«Non pensiamo alla presentazione tradizionale – spiegano Colonna e Dolcini – ma a un momento di dialogo fra autore e pubblico, innescato e favorito dagli organizzatori, perché ci si possa interrogare con uno sguardo diagonale sulle situazioni e i luoghi in cui la società culturale oggi vive».

Ed è proprio questa, ricorda Pietro Caruso, la chiave anche per gli incontri con gli artisti «nei quali il faccia a faccia con le compagnie diventa risposta personale e collettiva al virtuale anonimo, alla perdita di significato e significante del nostro tempo». Gli “Incontri al ridotto” si muovono più che mai su una domanda: «A cosa serve la poesia, a cosa serve la creazione artistica?» E forse una risposta può venire proprio da un’interazione reale fra critica e creazione, con l’espressione di un dibattito critico, collettivo e continuativo in funzione di una nuova relazione con gli altri. Libero.

Info: 0543 26355

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