Faenza, alla Bertaccini, scrittori-librai per un giorno
Il libro è un bene essenziale come il pane, la tachipirina e il giornale. E questa è una delle poche buone notizie. Il periodo di chiusure e limitazioni legate alla diffusione del coronavirus continua a mettere in serie difficoltà tanti settori, ma per fortuna qualcosa si salva. Sono le librerie, che in tutta Italia, anche nelle zone rosse, restano aperte perché sono state considerate, appunto, fra le “attività essenziali”: «Un riconoscimento al valore della lettura e alle librerie come luogo di “nutrimento” che non può che farci piacere e trovarci d’accordo – afferma il titolare della Bottega Bertaccini –. Resta invece il nostro rammarico perché altri servizi culturali sono stati chiusi». Ma Renzo Bertaccini è andato oltre: ha lanciato una curiosa iniziativa con la quale invita gli scrittori a diventare Librai per un giorno. «Per quanto ci riguarda – dice – noi continuiamo a essere presenti, proponendo qualche piccola occasione per conoscere le novità librarie che sono arrivate o stanno per arrivare sugli scaffali delle librerie. Nasce da questa esigenza l’idea della iniziativa Libraio per un giorno. Non si possono fare le presentazioni e bisogna evitare gli assembramenti, ma uno scrittore può andare qualche ora dietro il banco e vendere il proprio lavoro, “libraio per un giorno” appunto». Nel pieno rispetto delle norme, per alcuni sabati di novembre e dicembre la libreria, che accoglie anche mostre, ospiterà dunque alcuni autori che “venderanno” personalmente le proprie ultime pubblicazioni.