Capossela, Rossi Stuart e Coe allo ScrittuRa Festival di Ravenna

Cultura

RAVENNA. Un musicista, un attore e un ex musicista e giornalista per il gran finale della sesta edizione di Scrittura, il festival letterario diretto da Matteo Cavezzali. Dopo due settimane di incontri, arrivano tre appuntamenti per chiudere la stagione con Vinicio Capossela, Kim Rossi Stuart e lo scrittore inglese Jonathan Coe, sempre a Palazzo dei Congressi in largo Firenze a Ravenna.
Oggi alle 19 il cantautore e scrittore Vinicio Capossela dialoga con Alberto Rollo in “Parole per uomini e bestie” partendo da “La ballata del carcere di Reading” scritta da Oscar Wilde nel 1898. Un dialogo sul rapporto tra letteratura e musica partendo dai testi dell’ultimo disco di Capossela “Ballate per uomini e bestie”. La letteratura ha sempre avuto una grande importanza nei suoi testi in cui si trovano riferimenti a Omero e Melville, a Wilde e John Fante.
L’1 giugno alle 18 Kim Rossi Stuart, l’attore che ha segnato la storia del cinema italiano interpretando film come “Al di là delle nuvole”, “Pinocchio”, “Le chiavi di casa”, “Romanzo criminale”, “Piano, solo”, “Questione di cuore”, “Vallanzasca” e “Anni felici”, approda alla narrativa con una serie di racconti raccolti in “Le guarigioni” (La Nave di Teseo) in cui costruisce personaggi curiosi, burberi, inafferrabili, irrisolti e romantici.
Il 3 giugno alle 18 Jonathan Coe presenta “Middle England” (Feltrinelli) al Palazzo dei Congressi: un viaggio astuto, illuminato e illuminante nel cuore della crisi inglese al tempo della Brexit dialogando con Matteo Cavezzali.
Quello che Coe ha sempre trasformato in capitoli e parole è il cambiamento in atto della società inglese. In ogni riga, nella sua attenta punteggiatura, sembra si respiri il carattere profondo dell’Inghilterra contemporanea.
Ex musicista semi professionista, cultore di progressive rock e rock psichedelico, ha lavorato come giornalista freelance e come correttore di bozze e ha scritto di musica jazz e cabaret. Considerato uno dei maggiori talenti della narrativa mondiale, erede ideale di Martin Amis e Julian Barnes per lo sguardo critico e dissacrante verso la società inglese, ha esordito nel 1987 con “Donna per caso”, cui sono seguiti alcuni dei romanzi maggiormente letti e acclamati della letteratura anglofona contemporanea. Dopo “La pioggia prima che cada” (2007), ha firmato ulteriori prove di successo, tra le quali “Expo 58” (2013), la raccolta di racconti “Disaccordi imperfetti” (2015) e il romanzo “Numero undici” (2016), una satira graffiante dello stato delle cose, dalla trama barocca ed estremamente allusiva.

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