A Modena il Dig Festival dedicato al giornalismo

Si svolgerà a Modena, dal 22 al 25 settembre, l’8ª edizione del Dig festival, il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage, che riunirà giornalisti da tutto il mondo. A loro Dig (Documentari, inchieste, giornalismi) offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti.
Dig festival è una manifestazione indipendente, che fino al 2020 si svolgeva a Riccione, raccogliendo l’eredità del Premio Ilaria Alpi. A partire dal 2015 i Dig Awards hanno sostituito il Premio Alpi, che mirava a valorizzare i migliori nel campo del reportage e dell’inchiesta televisiva.
Quest’anno il festival si terrà negli spazi del Collegio San Carlo, del cinema Astra e del Complesso San Paolo, compreso il dipartimento di Giurisprudenza, nel cuore di Modena.
Quest’edizione, nominata “Stay gold” in omaggio a Matteo Scanni, presidente di Dig scomparso a inizio anno, sarà ricchissima di talk, proiezioni e workshop, che avranno come tema conflitti, propaganda, giornalismo, grandi crisi del nostro tempo e autoritarismo tecnologico.
In programma ben 80 eventi, tra gli ospiti: Mads Brugger, documentarista investigativo danese, Avi Mograbi, che ha raccontato la politica di occupazione di Israele nella Striscia di Gaza, Sergei Loznitsa, regista ucraino premiato a Idfa e al Festival di Cannes, e la reporter irlandese Sally Hayden, vincitrice dell’Orwell Prize 2022. Saranno presenti anche Bellingcat e Forensic Architecture, che con le loro tecniche di indagine hanno svelato abusi e crimini di guerra.
Il prestigioso “laboratorio” Centre for Investigative Journalism e la ong Privacy International arricchiranno invece il programma di Dig con riflessioni sull’uso autoritario della tecnologia contro il giornalismo e i migranti.
Ad aprire il festival sarà l’inaugurazione della mostra personale dell’artista Gabriella Giandelli, colei che ha realizzato il logo dell’edizione 2022 del “cane da guardia”.
Si terranno invece nella chiesa di San Carlo le lectiones inaugurali della saggista e traduttrice Maria Nadotti e di Silvia Federici, tra le più importanti filosofe e teoriche viventi del femminismo. Non mancherà poi l’assegnazione dei premi internazionali dei Dig Awards 2022 e del Dig Pitch.
I premi saranno attribuiti dalla giuria internazionale di Dig ai migliori progetti video e audio investigativi. Il festival ospiterà anche le sessioni della Dig Academy, con cui Dig offre 12 workshop gratuiti di alta formazione, aperti a tutti e accreditati dall’Ordine dei Giornalisti.
«Dig è coraggio, partecipazione, impegno civile: vogliamo fare in modo che cresca e si sviluppi sempre di più a Modena, che ormai è città dei festival», commenta Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune.
Info: dig-awards.org