Crossroads: Luisa Sobral a Russi, Servillo & Co. a Imola

RUSSI. Forse qualcuno ricorderà Salvador Sobral, che nel 2017 ha portato per la prima volta il Portogallo alla vittoria dell’Eurovision song contest con “Amar pelos dois”, brano struggente che raccontava la sua vicenda di grave cardiopatico in attesa di un trapianto, avvenuto sei mesi dopo. Salvador in realtà non è un cantante professionista, ma è stato portato sull’importante palco europeo dalla sorella maggiore Luisa, autrice del brano, cantato in duetto in occasione della finale, che ha un decennio di attività alle spalle.
Luisa Sobral sarà questa sera alle 21 al teatro Comunale di Russi, nell’ambito del festival regionale “Crossroads”. Pur se appena trentunenne, Luisa ha debuttato nel 2011, dopo la laurea al Berklee college di Boston, con l’album “The cherry on my cake”, diventato platino in Portogallo, che le ha aperto le porte del jazz internazionale. Per il successivo “There’s a flower in my bedroom” ha avuto ospiti Jamie Cullum, Antonio Zambujo e Mario Langinha, e addirittura Marc Ribot per il terzo “Luisa”, che l’ha lanciata definitivamente in Spagna, Usa e Brasile. Lo scorso anno ha pubblicato “Rosa”, a capo di una formazione con voce, chitarra e tre fiati. Questo disco sarà la base del concerto di Russi, che la vede sul palco con la stessa formazione: Luisa Sobral voce e chitarra, Manuel Rocha chitarre e cori, e il trio di fiati Gil Goncalves (tuba), Sergio Charrinho (flicorno) e Angelo Caleira (tromba). Biglietti a 16 euro.


Il 26 a Imola
Venerdì 26 al teatro Ebe Stignani di Imola torna a Crossroads la “nazionale italiana del jazz”, un supergruppo formato da noti bandleader che ha già lavorato sulle pagine di Domenico Modugno, Adriano Celentano e Frank Zappa. Stavolta li sentiremo alle prese con Lucio Battisti, nel concerto “Pensieri e parole”. Non essendo una band vera e propria, non hanno un nome come ensemble, anche se molti li chiamano “Uomini in frac”, dal titolo del primo progetto su cui hanno lavorato, dedicato a Domenico Modugno. La formazione, come dicevamo, è una vera “all star band”, che raccoglie sei dei più noti jazzisti italiani.
Il cantante è Peppe Servillo, già leader degli Avion Travel, mentre la sezione fiati vede il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista italo-argentino Javier Girotto. Al pianoforte la signora del jazz italiano, Rita Marcotulli, mentre la linea ritmica è formata dal batterista Mattia Barbieri e dal contrabbassista Furio Di Castri. Insieme rileggeranno le composizioni di Battisti (quasi sempre con i testi di Mogol), in un set bilanciato tra pop e improvvisazione jazzistica. La maggior parte degli arrangiamenti sono di Girotto, che dona un tocco latino all’atmosfera dei brani.
Servillo spiega così “Pensieri e parole”: «Dopo un Modugno felice e il Celentano del Clan, abbiamo deciso di reinterpretare l’autore più intimo, lirico e personale della canzone italiana. Popolare e sofisticato, italiano e solitario, costruttore e inventore di una canzone che resta intimamente patrimonio di tutti, incrociando sensibilità e pensieri musicali diversi».
Biglietti a 20 euro.
Info: www.crossroads-it.org

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