Crisi Cmc, appello ai leader politici. Ieri incontro con Letta

Ravenna

RAVENNA - Appello ai candidati per salvare la Cmc. Nella giornata di ieri è stato consegnato al segretario del Pd, Enrico Letta, che era a Cesena, ospite di una iniziativa al circolo Vivere il Tempo di Cesena. Ma le richieste dei dipendenti sono allargate a tutte le forze politiche in corsa perché un lieto fine per le difficoltà economiche della storica cooperativa non ha colore politico, ma è un’esigenza per tutto il tessuto produttivo romagnolo. La Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, costituita nel 1901, è infatti la terza società di infrastrutture del Paese, con cantieri aperti in tutta Italia e nel mondo e occupa oltre 3800 addetti, creando un indotto di 15 mila piccole e medie imprese. Da mesi, come noto, si sta cercando una soluzione alla crisi: dopo aver avuto accesso al concordato l’azienda di via Trieste sta cercando di far fronte agli impegni nei confronti dei creditori e di trovare un compratore. Le trattative erano avviate e seguite anche a livello ministeriale, con la crisi politica che si è innestata proprio a cavallo dei colloqui romani tra governo, Regione e sindacati per trovare una soluzione.

Legacoop Romagna è molto preoccupata per il futuro dell’azienda: «Sin dall’inizio dello stato di crisi della cooperativa — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti — siamo costantemente impegnati per trovare una risposta che consenta di salvaguardare il patrimonio occupazionale e produttivo di una grande azienda italiana conosciuta in tutto il mondo». Per questo, continua Mazzotti, «sosteniamo l’iniziativa dei lavoratori della Cmc e chiediamo con forza di non discriminare la cooperativa rispetto a quanto già effettuato dalle istituzioni nei confronti di altre grandi imprese di costruzione in termini di aiuto e sostegno pubblico. Auspichiamo che tutte le forze politiche rispondano all’appello in modo positivo, inserendo questo tema nel dibattito in corso. Il rischio è di fare perdere per sempre all’Italia un capitale ingegneristico e di competenze inestimabile».

I lavoratori avevano scritto anche al Presidente della repubblica Sergio Mattarella chiedendo attenzione per la storica azienda romagnola che tanta importanza ha avuto nella storia italiana. Ieri il colloquio con Letta è stato approfondito e cordiale. La speranza è che presto si possano avere nuovi sviluppi positivi.

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