Crepe in strada a Faenza, il campione di rally guida la protesta

Faenza

«Via Zannoni è ridotta ad un colabrodo: buche, asfalto dissestato, rattoppi che non tengono, andrebbe riasfaltata, come è successo per altre strade della zona. Questa se la sono dimenticata, oppure come mi hanno detto non ci sono i soldi. Eppure è una via talmente corta che non richiede grandi spese». A parlare è Fabio Villa, noto rallysta faentino, nella fattispecie portavoce di un gruppo di residenti e titolari di attività commerciali del luogo che, per ottenere un risultato, hanno sottoscritto una petizione indirizzata al Comune.

«Via Zannoni – ha risposto in merito l’assessore ai lavori pubblici Milena Barzaglia – è una strada che prendiamo in considerazione e che rientra nel piano degli investimenti dedicati alle asfaltature, per il quale stanziamo un milione di euro l’anno. Il criterio adottato è di stabilire delle priorità, sentiti i presidenti dei quartieri e le loro assemblee. Non è attraverso le petizioni che si adottano le priorità, ma tramite il confronto partecipato nei quartieri. Nello specifico comunque è già stato effettuato un sopralluogo».

La strada ha una lunghezza di poche centinaia di metri ed è molto frequentata, perché vicino al piazzale Pancrazi, dove si svolge il mercato del Contadino, allo stadio, al parco Bucci e oltretutto è utile ad evitare di congestionare la piccola rotonda all’inizio di via Medaglie d’oro (lato Stadio). «Le buche sono pericolose per i ciclisti; seppure rattoppate, si riformano in breve tempo – continua Villa –. Noi come privati ci stiamo impegnando con il progetto delle saracinesche dipinte condiviso dall’Amministrazione per riqualificare aree fuori dal centro storico, ci sembra quindi giusto che anche le strade, diciamo secondarie anche se non sono proprio tali, vadano sistemate. Via Zannoni non è una via abbandonata, anzi vi insistono numerose attività». E ancora: «siamo rimasti male quando hanno riasfaltato altre strade adiacenti. Personalmente ho pensato che si provvedesse anche qui, ma sono rimasto deluso: ho pure insistito con diverse mail indirizzate agli uffici comunali, ma senza riscontri. Così per vedere di ottenere un risultato è partita l’idea della petizione, che ha subito coinvolto praticamente tutti i residenti e i commercianti. Non è una polemica, ma una sollecitazione a rimediare ad una situazione terrificante e poco edificante per l’intera città». Secondo i firmatari infatti «il biglietto da visita di un paese non è solo il suo centro storico, ma tutta l’area urbana che, valorizzata e mantenuta decorosa, contribuisce a creare un’immagine di attrazione e funzionalità».

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