Crac Ac Cesena, partito il processo civile

Archivio

Crac del Cesena calcio. Davanti al giudice Silvia Romagnoli ieri si è tenuta di fatto la prima udienza di comparizione che ha visto tre dei coinvolti non costituirsi a giudizio: scegliendo di fatto così di non difendersi davanti alle decisioni che saranno assunte in futuro, qualsiasi esse siano. In ballo sono state chiamate anche 4 agenzie di assicurazione: che verranno chiamate in caso di condanna a risarcire in solido con gli altri i “buchi di bilancio” eventualmente portati a giudizio dai revisori dei conti del fallito Ac Cesena e del Chievo Verona Calcio: società ancora in Serie B calcistica che per le accuse fallimentari ha contribuito all’inabissarsi irreversibile dell’Ac Cesena con plusvalenze di giocatori che non permettevano ai conti di reggere.

In 3 non si difendono

Contumace in aula ieri è stato dichiarato l’ex presidente Giorgio Lugaresi, 66 anni, e con lui l’ex consigliere societario Mauro Giorgini (74 anni) e l’ex capofila dei tifosi vicini alla società, bandiera calcistica bianconera del passato, Giampiero Ceccarelli, 73 anni.

Hanno scelto di fatto di non difendersi davanti al giudizio civile per motivazioni che possono avere un tridente di motivi. Tra chi semplicemente non crede di correre alcun rischio in quest’aula civile (la tesi di certo meno in auge), chi è già al riparo da incertezze future con accordi extra giudiziali sia sotto il profilo civilistico che penalistico e chi non teme condanne risarcitorie perché non ha nulla di particolarmente gravoso da perdere sotto il profilo economico.

Attivi nella causa

Tutti gli altri (con difese che coinvolgono gli avvocati Partisani, Montenelone, Celli, Fanti, Pinza, Molinari e Ghirotti) avevano già depositato le loro memorie ed attendono il prossimo 9 novembre che si entri nel vivo del processo. Un cuore processuale che passerà dalla consulenza tecnica contabile a disposizione del giudice tramite perizia e che non arriverà prima del 2022. Con vista sulla sentenza attorno al 2025.

I convenuti nell’atto di citazione civile sono gli stessi facenti parte degli organigrammi del fu Ac Cesena prima del fallimento. A loro si chiede in totale di far rientrare e delle interpretazioni normative oscillano tra i 67 e gli 88 milioni di euro.

Il curatore fallimentare ha chiesto in prima linea soddisfazione ai presidenti di allora dell’Ac Cesena (Giorgio Lugaresi) e del Chievo Verona (Luca Campedelli). Con loro ci sono i rispettivi uomini di fiducia, che per Cesena sono nomi noti sia della ex compagine societaria che della schiera dei tifosi più fidelizzati mentre per Verona in aula c’è una fetta consistente dell’azienda dolciaria Paluani, di fatto la “controllante” del Chievo di Campedelli.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui