Crac Ac Cesena: altri 4 patteggiamenti

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Ac Cesena: saranno 16 le persone a dover comparire davanti al giudice per le indagini preliminari nella richiesta di rinvio a giudizio che la procura di Forlì ha depositato nei mesi scorsi, ma che ha trascorso “un’estate in cancelleria” per permettere a chi lo ritenesse opportuno, tra i tanti indagati, di concordare una pena patteggiata in sede d’indagine. Proprio nel corso dell’estate l’ex presidente Giorgio Lugaresi aveva patteggiato 3 anni e 2 mesi di reclusione e lo storico segretario generale Gabriele Valentini (mai chiamato in causa dal curatore fallimentare) aveva chiuso la sua posizione con un anno e 6 mesi di pena sospesa. Da quando è stato depositato l’avviso di fine indagini ad oggi, la procura retta da Maria Teresa Cameli (con i faldoni dell’inchiesta nelle mani dei Pm Filippo Santangelo e Francesca Rago) ha raggiunto altri 4 accordi con altrettante persone finite nell’inchiesta. Si tratta degli ex vice presidenti Graziano Pransani che esclusivamente per il crac (non per i reati fiscali) ha raggiunto un accordo ad un anno e 6 mesi di pena sospesa. Stesso patteggiamento nei termini per Mauro Urbini mentre per l’ex facente parte del collegio sindacale Beatrice Montevecchi la pena è stata concordata ad un anno e 4 mesi. Esce di scena dall’ambito penale del Crac Ac Cesena il presidente precedente all’era del fallimento: Igor Campedelli. Anche per lui procura e difensori hanno raggiunto un accordo ad un anno e 6 mesi di pena sospesa. Con la differenza, rispetto alle altre tre posizioni, per agevolare questo accordo ne è stato raggiunto un altro con il curatore fallimentare per una cifra da pagare di 100 mila euro. Questi 4 patteggiamenti verranno sottoposti alla “ratifica” del Gip il 5 novembre. Salvo clamorosi (e rari per simili questioni) “colpi di scena”, le pene concordate resteranno queste. Chi malgrado l’accordo raggiunto non uscirà di scena dalla futura udienza di rinvio a giudizio sono Giorgio Lugaresi e Graziano Pransani. Gli accordi li hanno raggiunti per il crac societario; ma si tratta di un accordo che esclude i reati fiscali per i quali restano indagati. Patteggiare anche per quelli (legge alla mano) significherebbe dover garantire prima il pagamento dell’intero debito accumulato con l’erario per le operazioni contabili ritenute fuori legge dalla Procura. Oltre ottanta milioni da “sborsare subito”, che avranno di certo rafforzato la già presente convinzione di ex presidente e socio dell’Ac Cesena di volersi difendere in aula dalle accuse residue.

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