Crac Ac Cesena: 2 nuove condanne e maxi confisca da 4,9 milioni per Lugaresi e Ceccarelli

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Rito Abbreviato per i reati di natura fiscale nel Crac dell’Ac Cesena. I due imputati che avevano scelto questa formula processuale esclusivamente per questi reati, sono tra i più noti della rosa di nomi finita alla sbarra. Ieri sono tornati davanti al Gup Giorgio Di Giorgio sia l’ex presidente Giorgio Lugaresi che la storica bandiera bianconera Giampiero Ceccarelli: che all’epoca del fallimento era vertice dell’associazione di tifosi vicina anche economicamente alla società del cavalluccio. I due hanno ricevuto una condanna in continuazione con quelle precedentemente patteggiate. Giorgio Lugaresi (difeso dall’avvocato Giovanni Majo) ha aggiunto 6 mesi di pena alla condanna precedente. Giampiero Ceccarelli (difeso dall’avvocato Andrea Romagnoli) ha sommato altri 4 mesi. Il giudice, trattandosi in questa parte processuale di reati esclusivamente di natura fiscale, ha disposto anche la confisca dei beni che erano stati posti sotto sequestro durante la fase d’indagine. Si tratta di immobili e conti correnti: per un ammontare complessivo di 4 milioni e 900 mila euro che ora passano dagli imputati definitivamente allo Stato (salvo ricorsi in Appello). Il giudice Giorgio Di Giorgio in passato aveva ratificato la chiusura anche di altre posizioni processuali con il patteggiamento. In quel contesto Ceccarelli aveva patteggiato un anno e sei mesi di reclusione mentre Giorgio Lugaresi aveva concordato una pena di 3 anni e due mesi. Di un anno e sei mesi i patteggiamenti letti in passato anche per Annunzio Santerini, Walter Casadei, Maurizio Marin, Gabriele Valentini (unico ex dirigente mai chiamato in causa dal giudice civile), Igor Campedelli, Graziano Pransani e Mauro Urbini. Per tutti gli altri imputati è stato sancito dal gip Giorgio Di Giorgio il rinvio a giudizio e si troveranno presto ad affrontare in aula il giudizio penale di primo grado. Si tratta di Mauro Giorgini, Claudio Manuzzi, Annunzio Santerini, Christian Dionigi, Graziano Pransani, l’ex referente tecnico del settore giovanile Luigi Piangerelli, l’ex direttore sportivo Rino Foschi, il presidente del Chievo Verona, Stefano Bondi, Enrico Brunazzi, Barbara Galassi e Luca Mancini. Tra gli imputati anche Luca Campedelli: ex presidente del Chievo Verona e coinvolto come vertice societario per le ipotizzate plusvalenze degli atleti messi a bilancio assieme al vecchio Cesena Calcio.

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