Crac Ac Cesena: 2 accuse eliminate per Gabriele Valentini

Cesena

Indagine sul crac dell’Ac Cesena. Per Gabriele Valentini, l’ex storico segretario generale della società (e negli ultimi anni direttore generale) sono cadute le accuse più pesanti per le quali era indagato, con richiesta di archiviazione già sposata dal giudice. Che al posizione di Gabriele Valentini fosse differente da quella di tanti altri attori di questa intricata (e ben lungi dal vedere la conclusone) vicenda di carattere giudiziario, lo si era capito anche in tempi recenti. Il curatore fallimentare infatti non lo ha mai inserito tra le persone a cui “chiedere risarcimento” in sede civile per il fallimento societario. In questi giorni la Procura di Forlì nelle persone dei pm che da sempre seguono la vicenda (Filippo Santangelo e Francesca Rago) pur ritenuta pacifica nella sostanza la carica di direttore generale rivestita da Valentini, hanno deciso, anche sulla base delle osservazioni e prove portate dalla difesa (avvocato Alessandro Sintucci) che Valentini non abbia contribuito a causare il dissesto finanziario dell’Ac Cesena attraverso operazioni dolose come la condotta di evasione fiscale contestata ad altri. Ma anche che Valentini non debba rispondere per aver aggravato il dissesto societario astenendosi dal richiedere il fallimento della società Ac Cesena Spa. La stessa conclusione nel penale, dunque, che è stata assunta dalla Curatela fallimentare che non ha promosso azione civile di risarcimento danni nei confronti dell’ex Dg bianconero. Valentini dovrà comunque rispondere del reato di false comunicazioni sociali per aver sottoscritto i contratti di cessione dei calciatori e conseguentemente contribuito alla esposizione di fatti materiali rilevanti non corrispondenti al vero. Si tratta delle accuse legate alle plusvalenze da cessione di diritti per prestazioni calciatori (valori di atleti ritenuti effimeri): una condotta che avrebbe concorso ad aggravare il dissesto già in atto della società ma che sotto il profilo penale ha un peso di molto minore rispetto alle accuse di di bancarotta e bancarotta semplice per le quali è stato archiviato. La richiesta della Procura nei confronti di Valentini è stata accolta dal gip Maurizio Lubrano che ha così disposto l’archiviazione parziale del procedimento a carico del Valentini che ora condivide solo le accuse legate alle plusvalenze assieme all’ex responsabile del settore giovanile Luigi Piangerelli, all’ultimo direttore sportivo Rino Foschi, all’ultimo presidente dell’Ac Cesena Giorgio Lugaresi ed al presidente del Chievo Verona Luca Campedelli: ossia il vertice della società scaligera con la quale sono state evidenziate tutte le plusvalenze che si trovano nel fascicolo d’indagine.

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