Covid, Speranza: "Ora la gestione della pandemia è ordinaria"

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 "La gestione della pandemia non sarà più una gestione di natura straordinaria ma proveremo a portarla su binari di ordinarietà. Questo possiamo permettercelo perchè abbiamo tassi di vaccinazione molto alti, abbiamo finalmente farmaci antivirali che sono piuttosto efficaci ed entriamo in una fase diversa". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto ai microfoni di 'Radio anch'io', contenitore di Rai Radio1. "Dobbiamo però farlo con i piedi per terra - ha precisato - perchè la pandemia è ancora in corso, non c'è un pulsante 'off' che magicamente viene premuto e spegne definitivamente la pandemia. È la modalità di gestione che cambia, proviamo a gestirla con modalità ordinaria: questa è la grande novità che da oggi in qualche modo caratterizza fase". "Piedi per terra, la pandemia è ancora in corso- ha tenuto infine a ribadire Speranza- perchè sarebbe un errore pensare che con la fine dello stato d'emergenza mettiamo definitivamente alle spalle un virus che sta ancora circolando". 

Il valore del Ssn

"Penso che questi due anni ci abbiano dato una lezione fortissima, quella che il Servizio sanitario nazionale (Ssn) è davvero la cosa più importante che abbiamo. Sono diventato ministro a settembre del 2019 e sul Fondo sanitario nazionale c'erano 114 miliardi di euro, cioè l'ammontare delle risorse che lo Stato investe in sanità pubblica. Si metteva, più o meno, un miliardo in più all'anno. Oggi, due anni e qualche mese dopo, siamo a 124 miliardi: dieci miliardi in più sul Fondo sanitario nazionale in questo periodo di tempo è una cosa che non si era mai vista prima". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto ai microfoni di 'Radio anch'io', contenitore di Rai Radio1. "Poi ci sono le risorse del Pnrr, 20 miliardi- ha aggiunto- e per la prima volta quest'anno avremo anche il Pon Salute, uno strumento straordinario di investimento per le disuguaglianze territoriali". "Che la sanità italiana fosse in una stagione di sottofinanziamento- ha poi continuato Speranza- è un dato di fatto. Noi abbiamo avuto difficoltà anche dovute al fatto che non si è investito abbastanza. Però oggi posso dire, numeri alla mano che ho appena dato, che si chiude definitivamente la stagione dei tagli, c'è una nuova grande consapevolezza della centralità del nostro Servizio sanitario nazionale e finalmente ci sono risorse che prima non c'erano". "Il Covid c'è ancora e resta una priorità- ha infine sottolineato il ministro della Salute- ma ora la sfida di fondo è la costruzione di un nuovo Ssn, mettendo a valore la lezione di questi due anni: trasformare la crisi in una opportunità, perchè questa crisi ci ha fatto capire che la sanità è la cosa più importante che abbiamo e che dobbiamo investire meglio e soprattutto di più", ha concluso. 

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