Covid. Reinfezione, ecco chi rischia di più

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ROMA. "Dal 24 agosto 2021 al 9 gennaio 2022 sono stati segnalati 70.629 casi di reinfezioni, pari a 2,5% del totale dei casi notificati. Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,3%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,1%). La probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione". Lo rende noto il report esteso dell'Istituto superiore di Sanità (Iss). Analizzando la distribuzione per fascia d'età, "si osservano lievi differenze tra prime diagnosi e reinfezioni; in particolare nella fascia di età 20-39 e 60-79 anni. Il 42% delle reinfezioni è infatti stato notificato nella fascia 20-39- sottolinea l'Iss- mentre nella stessa fascia di età è stato osservato il 33% delle prime diagnosi. Nella fascia 60-79 si osserva il 7% delle reinfezioni mentre si è osservato il 12% delle nuove diagnosi".

Reinfezioni, operatori sanitari e vaccinati

Confrontando poi la distribuzione per sesso delle prime diagnosi con la distribuzione delle reinfezioni, non si segnalano evidenti differenze: "In entrambi i casi il numero di infezioni è maggiore nel sesso femminile (51% nelle nuove diagnosi e 53% nei casi di reinfezione). Similmente non si osservano differenze nella distribuzione per nazionalità". Osservando la distribuzione delle reinfezioni rispetto all'area geografica "si nota un evidente gradiente Nord-Sud, verosimilmente dovuto alla maggiore diffusione del virus nelle regioni settentrionali durante la prima ondata della pandemia", precisa l'Iss. "Gli operatori sanitari che hanno contratto una infezione da SARS-COV-2 rappresentano il 1,6% del totale dei nuovi casi segnalati dal 10 dicembre 2021, mentre quelli che hanno contratto una reinfezione sono pari al 5,6% del totale delle reinfezioni nel periodo analizzato. Fra il 10 dicembre 2021 ed il 9 gennaio 2022, tra i casi che hanno riportato una reinfezione, il 74,5% erano vaccinati con almeno una dose a seguito della prima diagnosi, il 3,2% era vaccinato con almeno una dose almeno 14 giorni prima della prima diagnosi, mentre circa il 22,3% delle reinfezioni risulta in soggetti non vaccinati", conclude l'Iss. 

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