Covid, niente zona gialla: "L'Emilia-Romagna non cambia colore"

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 I contagi sono "in sensibile aumento" anche in Emilia-Romagna. Ma "al momento" la regione non rischia di cambiare colore. Lo segnala l'assessore alla Sanità Raffaele Donini, questa mattina a Bologna a margine del convegno 'Area Sanità' a Palazzo Re Enzo. "Al momento non rischiamo di cambiare colore- afferma Donini- siamo bassi nelle ospedalizzazioni e molto alti belle vaccinazioni: siamo vicini al 90% della popolazione con la prima dose e attorno all'86,5% col ciclo completo. E siamo a quasi il 10% di tutte le terze dosi fatte in Italia, quindi vuol dire che siamo partiti con un buon andamento".

Allo stesso tempo, però, "i contagi sono in sensibile aumento- avverte l'assessore- soprattutto per la popolazione non vaccinata, ma anche per chi pur essendo vaccinato non ha sviluppato una difesa anticorpale adeguata". Per questo, insiste Donini, "dobbiamo continuare nella vaccinazione e stiamo andando avanti con la terza dose per gli anziani e nelle Cra. Non dimentichiamo però che ancora reggono le ospedalizzazioni, al momento non abbiamo una ripercussione critica sia nei reparti covid sia nelle aree di terapia intensiva, e rispetto all'ondata dell'anno scorso il numero dei contagi è meno di un terzo. Quindi siamo ancora una volta alla dimostrazione che la vaccinazione può fermare la pandemia", sostiene l'assessore, che è fiducioso anche sull'attuale organizzazione della campagna vaccinale. "Per ora facciamo riferimento a centri adeguati in ogni provincia, alle strutture intermedie e alla medicina generale- spiega Donini, anche in risposta alle sollecitazioni del commissario Figliuolo- quindi la rete è abbastanza capillare per reggere questa ulteriore fase della vaccinazione".

Infine, l'Emilia-Romagna è pronta anche per il richiamo a chi ha fatto il monodose Johnson & Johnson. Da Aifa, ricorda Donini, è stata autorizzata la dose booster con un altro tipo di vaccino, quindi "appena siamo nelle condizioni di partire ufficialmente siamo già pronti a farlo".

I dati delle vaccinazioni in Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna è pronta a completare e rafforzare la campagna vaccinale, accogliendo l’indicazione arrivata dal commissario Figliuolo. Per convincere chi ancora non si è vaccinato, per fare le terze dosi – qui sono oltre 170mila le dosi aggiuntive già fatte - e anche in vista della possibile estensione ai più piccoli (5-11 anni), se autorizzata dalle autorità sanitarie nazionali e internazionali nelle prossime settimane.

“In Emilia-Romagna - continua Donini - l’87% delle persone dai 12 anni in su ha completato il ciclo vaccinale anti-Covid, 3,5 milioni di emiliano-romagnoli, mentre quasi il 90% ha ricevuto la prima dose. Un grande risultato. E l’efficacia del vaccino è dimostrata dal confronto con la situazione di un anno fa: allora i vaccini non erano disponibili, nessuno era coperto contro il virus e le strutture sanitarie e ospedaliere erano di nuovo sottoposte a una grandissima pressione. Oggi i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia nazionale sui ricoveri ci dicono che nella nostra regione il tasso di occupazione dei reparti ordinari è del 3,8% e quello delle terapie intensive del 4,3%, rispetto alle soglie di allerta del 15% e del 10%, da non superare per non entrare in zona bianca. Tutto questo grazie ai vaccini”.

“A maggior ragione- prosegue-, avendo lo strumento per contrastare la pandemia, dobbiamo far capire a chi ancora non si è vaccinato che vaccinarsi serve a proteggere se stesso e gli altri. I nuovi contagi riguardano in gran parte i non vaccinati, situazione che si riscontra in tutta Europa: dove è minore la copertura vaccinale maggiore è la ripartenza dei contagi, tanto che l’Oms parla di quarta ondata. Per questa ragione in Emilia-Romagna siamo pronti a lavorare all’accelerazione della campagna vaccinale, a partire dalle terze dosi, e alla sua probabile estensione ad altre fasce d’età annunciata oggi dal ministro Speranza, accogliendo l’invito del commissario Figliuolo alle Regioni a riportare a pieno regime la macchina vaccinale, la stessa che ha portato il nostro Paese a essere fra quelli con la più alta copertura a livello internazionale”.

“Non vogliamo né possiamo tornare a fare passi indietro, vogliamo rafforzare la ripartenza e continuare a tenere al riparo le strutture sanitarie: spingiamo quindi sulle vaccinazioni, sul rispetto delle regole di sicurezza e prevenzione – uso della mascherina, no assembramenti, igiene delle mani – e sull’utilizzo del green pass, sul quale- chiude Donini- invitiamo a non abbassare la guardia sui controlli. Il green pass aumenta gli spazi di libertà, fare i controlli è fondamentale”.

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