Covid, l'Ordine dei Medici di Rimini: "Terza dose subito per salvare il Natale"

Archivio

Allargare immediatamente la platea della terza dose per mettere al sicuro le festività di Natale. La richiesta arriva da Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici di Rimini, nel giorno in cui nel Riminese si registrano 138 nuovi contagi. «Bisogna essere molto attenti – premette – e tenere monitorato l’andamento della curva del contagio, perché in queste ultime settimane si sta impennando, e di questo passo potremmo arrivare a dei numeri importanti. Non come in Germania, ma sicuramente dei numeri importanti». Ecco perché potrebbe essere utile giocare d’anticipo: «Tenendo conto che abbiamo una certa percentuale della popolazione che non ha fatto neanche la prima dose, e una fascia della popolazione che ha fatto la seconda dose molti mesi fa e sta esitando sulla terza, mi sentirei di proporre l’allargamento da subito del richiamo a tutti coloro che lo vogliono fare – aggiunge –. Visto che vaccini ce ne sono e non c’è una gran corsa a fare questa terza dose, allarghiamo la platea delle persone che vogliono fare il richiamo, così ne abbiamo sempre di più e la copertura aumenta. Lo stesso provvedimento mi sembra che lo stia prendendo la Germania. Apriamo a tutti, perché, a questo punto, più persone hanno fatto la terza dose, più abbiamo la copertura».

Confinare i non vaccinati

Inoltre, «se la curva va avanti in questo modo, i provvedimenti “all’austriaca”, con il confinamento per i non vaccinati, a questo punto quasi si impone – continua –, perché non possiamo certo pensare di tenere tutti chiusi in casa, anche quelli che sono stati virtuosi. Sarebbe una beffa». Certo «sono scelte politiche, su cui bisogna far pesare tutto, dall’economia alla pace sociale – commenta –. Però la questione sanitaria, quando prende certe pieghe, può diventare preoccupante, se è vero che in alcune regioni si sta parlando di ritornare in zona gialla. Non vorrei che di questo passo, tentennando sulle scelte, alla vigilia di Natale ci trovassimo con molte regioni in zona gialla. Sarei meno cauto nel prendere dei provvedimenti. Senza essere allarmisti, qualcosa si sta muovendo in una direzione che impone delle scelte anche a breve. Non rimanderei più di tanto. A Natale manca poco più di un mese, non è una data così lontana». E si sente di rassicurare i medici di medicina generale preoccupati per il sovraccarico di lavoro: «Gli ambulatori dei medici di base sono capaci di reggere sicuramente questa attività – osserva Grossi –. Hanno terminato le vaccinazioni antinfluenzali, quindi le prossime settimane forse hanno anche meno sovrapposizione. Sperando che le mattie stagionali non siano troppo impegnative».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui