Covid, l'appello del medico di base: "Se avete sintomi, non uscite di casa anche se è il giorno di Natale"

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«La situazione è delicata». Pur evitando toni allarmistici, Vincenzo Immordino, medico di medicina generale e segretario provinciale di Simet, Sindacato italiano dei medici del territorio, ammette la sua preoccupazione. «I casi sono in aumento, le feste imminenti - ricorda il medico forlivese - ci vuole molta prudenza».


Dottor Immordino, come consiglia di comportarsi in occasione dei pranzi e delle cene natalizie?


«La prima raccomandazione che faccio è quella di astenersi dall’incontrare amici e parenti se si hanno sintomi influenzali di qualsiasi tipo. Se non ci si sente bene si deve restare a casa, da soli, anche se è Natale».


È meglio fare un tampone, per sicurezza?


«Se si è vaccinati direi che non c’è necessità di farlo, a meno che non si vada a trovare persone anziane o con problemi di salute, in questi casi consiglio vivamente di fare un tampone rapido, anche se si ha fatto il vaccino. Poi è importante ricordarsi di rispettare le precauzioni in termini di distanziamento ed evitare i luoghi affollati il più possibile. E se si è all’aperto, è bene indossare la mascherina se ci si trova in condizioni di assembramento. Questo anche laddove non sia stato introdotto l’obbligo».


La preoccupano i rapporti sociali più intensi tipici di questo periodo di feste?


«È ovvio che ci siano persone più a rischio di altre e quindi principalmente la mia preoccupazione va per queste persone, per quello che potrebbe succedere se contraessero il virus. Ma gli scambi e gli incontri sono pericolosi in generale, anche per i giovani, perché fungono da veicolo dell’infezione in un momento in cui il virus circola in maniera molto sostenuta e nuove varianti sono sempre in agguato. Il punto da capire è questo: bisogna essere prudenti, avere sensibilità verso il rischio che potrebbero correre altre persone. Se vogliamo evitate chiusure in concomitanza delle feste dobbiamo essere prudenti».


Una raccomandazione particolare?


«La solita, ma non mi stanco di ripeterla. Chi non ha fatto il vaccino lo faccia, anche quello antinfluenzale, anche le donne in gravidanza o in allattamento. E lo ribadisco: se si hanno sintomi ci si mette a riposo. Ci vuole responsabilità».

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