Covid, "Io, mamma cesenate nel tunnel dei tamponi per fare tornare mio figlio a scuola"

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La gestione della sempre più impetuosa nuova ondata di contagi non piace, dal punto di vista informativo e comunicativo in capo all’Ausl, anche a persone che appoggiano la campagna vaccinale e osservano scrupolosamente le regole. A San Vittore di Cesena la mamma di un alunno che frequenta la scuola media esprime la propria esasperazione, che non è isolata: «Mercoledì mio figlio di 11 anni è entrato “in sorveglianza” per un contatto avuto con una bambina positiva. Venerdì, al decimo giorno da quel contatto, ha fatto il tampone, che è risultato negativo. Da quanto so, i protocolli prevedono che torni a scuola e poi, tra 5 giorni, faccia un altro controllo. Ma nel frattempo? Ho provato a telefonare per ore e ore ai numeri dell’Igiene pubblica, che dovrebbero dare informazioni ma non sono mai riuscita a prendere la linea. Intanto, precauzionalmente, ho fatto saltare la messa a mio figlio, ma non è possibile che dopo tanto tempo non ci si sia organizzati per assicurare ai cittadini di ricevere informazioni. Chi si comporta in modo corretto, prudente e responsabile viene penalizzato rispetto a chi se ne frega. È uno scandalo».

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