Covid, in due anni 7mila fake news sulle mascherine

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Sono circa 7mila le notizie false o potenzialmente tali sulle mascherine circolate sul web negli ultimi due anni, da marzo 2020 a marzo 2022. Sono 10.877 se si considerano anche quelle relative a tamponi, saturimetri, respiratori e test sierologici. Sul totale dei contenuti analizzati (3.6 milioni), sono stati riscontrati infatti quasi 11mila contenuti fake o potenzialmente fake. Queste ultime si propagano per lo più attraverso fonti non giornalistiche: il 52% viaggia attraverso Twitter, i blog ne sono responsabili per il 26% dei casi, mentre l'8% di notizie non veritiere trova spazio sui siti online. Questi i risultati dell'analisi "Dispositivi medici e fake news. Conversazioni on line tra disinformazione e salute" realizzata da Reputation Science, la prima società italiana in grado di gestire in modo scientifico e integrato la reputazione di aziende, manager e istituzioni. L'indagine è stata presentata durante l'evento conclusivo della terza edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa voluto da Confindustria Dispositivi Medici e patrocinato dall'Ordine dei Giornalisti. Ad aggiudicarsi il riconoscimento che vuole valorizzare il giornalismo di qualità in ambito medico scientifico un podio tutto al femminile con Alma Maria Grandin (TG1), Vera Michela Martinella (Corriere della sera Salute) e Giuditta Mosca (Business Insider).

"I due ultimi anni sono stati un banco di prova per tanti settori, compreso quello dell'informazione. La forte emotività scatenata dalla paura e amplificata dalle necessarie restrizioni, ha portato al proliferare di notizie false che, se sempre dannose, quando riguardano la salute rischiano di essere letali- ha commentato Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici- Purtroppo, la loro diffusione specie sui social network, rende ancor più difficile la missione dei giornalisti. Svolgere la professione con qualità e scrupolosità, fornendo un argine all'aumento di notizie false è ancor di più oggi, anche con il conflitto in Ucraina, un dovere civico, un impegno quotidiano. Sono anni complessi e se da un lato è fondamentale che i giornalisti diano un contributo alla narrazione di questo momento storico per l'umanità, è anche doveroso sostenere i tanti professionisti impegnati in prima linea. Il nostro impegno per una informazione trasparente e chiara- ha concluso Boggetti- si concretizza anche quest'anno con la terza edizione del premio giornalistico 'Umberto Rosa', che ha visto la partecipazione di più di 80 giornalisti e il patrocinio dell'Ordine nazionale dei giornalisti".

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