Covid in crescita tra i piccoli. "Non portateli all'asilo malati"

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Cresce il numero dei nuovi casi Covid tra i bambini, soprattutto i più piccoli, quelli che non possono ancora accedere al vaccino. E alla curva dei contagi in ripresa si aggiungono i virus cosiddetti stagionali, primo fra tutti il virus sincinziale particolarmente diffuso quest’anno, l’influenza stagionale e le forme virali gastrointestinali. Una situazione fotografata da un medico in prima linea, pediatra di libera scelta, quotidianamente a contatto «anche per dieci ore al giorno» con le malattie dei più piccoli e le ansie e i comportamenti scorretti dei genitori.

«Se si mantenessero attive le precauzioni in ambito di comunità si riuscirebbe ad arginare i vari virus ed evitare la salita dei contagi» è l’appello di Antonella Antonelli, segretario Fimp (Federazione italiana medici pediatri) di Rimini e consigliere dell’Ordine dei medici della provincia di Rimini.

«Misurare la febbre se il bimbo presenta qualche malessere prima di portarlo all’asilo o a scuola, non accettare nelle aule i bambini palesemente raffreddati sono alcune delle norme di comportamento da seguire perchè, ricordiamocelo, siamo ancora in emergenza sanitaria. Invece sembra che queste prassi siano dimenticate. Capisco la necessità dei genitori che devono andare al lavoro e non sanno dove lasciare i figli se non all’asilo, ma la mancata tutela anche in caso di quello che sembra un banale raffreddore porta a una diffusione maggiore del virus. E così non se ne esce».

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