Covid. Il ministro Speranza: “Ora possiamo evitare chiusure generalizzate”

ROMA. “Oggi è un giorno particolare: la seconda Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. In qualche modo è anche un anniversario perché due anni fa, in queste ore, arrivavano le prime notizie drammatiche con i primi casi di Covid a Vo’ Euganeo e Codogno. Sono state ore drammatiche con cui abbiamo aperto una lunga e difficile stagione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo alla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo). “Allora non avevamo grandi strumenti per fermare la diffusione del virus e siamo stati costretti a fare scelte difficili, come quelle prese a febbraio e marzo 2020- ha ricordato Speranza- Oggi, invece, la fotografia è molto diversa soprattutto perché il 91% della popolazione sopra ai 12 anni si è vaccinata, e questo ci mette nelle condizioni di poter gestire in maniera del tutto diversa la pandemia che purtroppo è ancora in corso. Questa risposta straordinaria da parte degli italiani ci sta mettendo nelle condizioni di piegare la curva senza ricorrere a chiusure generalizzate. Ci sono numeri che alcune volte passano con indifferenza ma bisogna ricordarli: abbiamo somministrato in 13 mesi e mezzo 133 milioni di dosi di vaccino anti-Covid, questo lo può fare solo un grande Paese e un grande Servizio sanitario nazionale.” Se “l’Italia ha retto a una prova così difficile- ha aggiunto Speranza- pur pagando un prezzo importante in termini di vite umane, ma anche in termini di chiusure e di cambiamenti delle nostre esistenze, è perché abbiamo uno straordinario Servizio sanitario nazionale che dobbiamo difendere e di cui il cuore sono le donne e gli uomini che lo animano” ha aggiunto il ministro. Dunque a tutto il personale sanitario “il ringraziamento sentito e non retorico” di Speranza. 

Il ministro ha poi ribadito che il messaggio da trarre “da questa prova così difficile è capire che il Servizio sanitario nazionale è la pietra più preziosa che abbiamo, dobbiamo chiudere la stagione dei tagli- ha detto- e aprire una nuova grande stagione di investimenti”. Speranza ha poi ricordato le risorse in programma e in particolare il Pon salute. “Per la prima volta nella storia della programmazione dei fondi europei- ha detto- ci sarà un Pon dedicato alla salute, è lo stumento finanziario che viene usato per colmare i divari tra le aree più forti e quelle più deboli del nostro Paese. Le distanze e le diseguaglianze sono sempre sbagliate e penso che siano inaccettabili quando si consumano sul terreno del diritto alla salute”. Da qui il ministro ha ricordato in conclusione la figura di Gino Strada, a cui Fnomceo ha voluto dedicare la giornata e ha sottolineato: “Mi piace pensarlo come un medico del mondo. Credo che il suo messaggio abbia una straordinaria potenza in questo tempo che stiamo vivendo, perché nell’impegno di una vita c’è il senso dell’universalità del nostro Servizio sanitario nazionale. Penso che l’universalità sia davvero un patrimonio da difendere, una bandiera da sventolare con orgoglio. L’universalità del Servizio sanitario nazionale, l’universalità delle cure, significa che quando una persona sta male bisogna curarla punto e basta, non conta nessun altro elemento. Questo è il senso più alto dell’universalità del Servizio sanitario nazionale e dell’articolo 32 della Costituzione che dobbiamo considerare il faro più luminoso sulla nostra strada. L’idea di universalità delle cure è l’idea di fondo che ha animato la vita di Gino strada”, ha concluso Speranza.

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