Covid Emilia-Romagna, da lunedì terza dose di vaccino, chiama l'ausl

Cesena

BOLOGNA. L'Emilia-Romagna è pronta: da lunedì prossimo, 20 settembre, si parte con la terza dose di vaccino anti Covid-19: le persone appartenenti alle categorie per le quali è prevista la somministrazione verranno direttamente contattate dalle aziende sanitarie. Anzi, sono già partite le prime convocazioni, come fa sapere la Regione. A definire i destinatari della terza dose è una circolare del ministero della Salute, cui ha fatto seguito, oggi stesso, una comunicazione dell'assessorato regionale alle Politiche per la Salute che ha chiarito alle aziende sanitarie ulteriori aspetti di natura operativa. Sono due i casi per i quali è prevista la terza dose del vaccino, con tempistiche di somministrazione diverse: per completare il ciclo vaccinale primario, perché in queste circostanze una dose addizionale è ritenuta necessaria per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in una popolazione a rischio di Covid-19 severo. Oppure, e in questo caso si parla di dose di richiamo o booster, per effettuare un richiamo dopo che il ciclo vaccinale primario è già stato completato, con l'obiettivo di mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria. La dose addizionale, chiarisce ancora la Regione, va somministrata dopo almeno 28 giorni dall'ultima ed è rivolta in via prioritaria ai soggetti trapiantati e immunocompromessi, tra cui ad esempio "pazienti con patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi in trattamento e fino ai 6 mesi dalla sospensione delle cure, o ancora persone in dialisi e con insufficienza renale cronica grave".

Le strategie

Come indicato nella circolare, spiega viale Aldo Moro, le attuali evidenze sui vaccini anti Covid-19 in soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia o a trattamenti farmacologici che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario, mostrano un significativo beneficio in termini di risposta immunitaria in seguito alla somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino. La dose booster o di richiamo invece va somministrata dopo almeno sei mesi dall'ultima somministrazione ed è destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus. La terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria. Sempre la circolare ministeriale precisa che "ferma restando la priorità del raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati, sarà definita la strategia di somministrazione di una dose di richiamo con vaccino a m-RNA in favore di ulteriori gruppi target, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione dello scenario epidemiologico". Per quanto riguarda i vaccini da utilizzare, nel caso non fosse disponibile il medesimo vaccino utilizzato per il ciclo primario, è possibile utilizzare come dose addizionale uno dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia, quello di Pfizer (dai 12 anni) e quello di Moderna (dai 18 anni in su).

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