Covid, a Ravenna tasso di positività attorno al 5%

Il tasso di positività dei test effettuati torna ad essere vicino a quota cinque per cento. Nella giornata di ieri sono stati registrati 69 nuovi casi su un totale di 1.500 (4,6%). Rispetto a due giorni fa, comunque, il numero assoluto di contagi è in calo – mercoledì erano 103 – ma il tasso di positività era maggiore di un solo punto percentuale. Non sono stati registrati decessi e resta basso il numero di ricoverati in terapia intensiva: due persone ieri, un in meno rispetto a martedì. Ravenna resta però una delle città con il numero più alto di casi in regione: peggio ieri hanno fatto soltanto Modena (117) e Forlì (70). La maggior parte dei contagiati è stato rilevato a Ravenna (28 contagi) e a Cervia (11).
Le persone che sono risultati contagiati ieri sono in maggioranza uomini (39). La maggior parte dei nuovi casi ha dato luogo a sintomi (38) mentre solo in due casi è stato necessario il ricovero. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 35.443.
«I dati mostrano una maggior circolazione del virus su tutto il territorio, comune a tutto il Paese, con un ulteriore aumento dei nuovi casi di positività. Anche sul fronte ospedaliero si registra un incremento dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari, ma grazie all’effetto protettivo dei vaccini nell’evitare soprattutto forme più gravi della malattia, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale al momento resta ancora sotto controllo». Sono le parole del direttore sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini che aggiunge: «Con le temperature più basse che ci costringono a vivere prevalentemente al chiuso, è ancora più importante accelerare con le vaccinazioni. Sul territorio aziendale il numero dei soggetti vaccinati è in continuo aumento ma dobbiamo spingere sulle terze dosi che servono per rafforzare le nostre difese e alle quali tutti i cittadini romagnoli dai 60 anni in su possono sottoporsi anche senza la prenotazione, accedendo direttamente ai punti hub vaccinali».