Covid, a Faenza le vaccinazioni dei bambini vanno a rilento

La campagna vaccinale dei bambini tra i 5 e gli 11 anni procede a rilento anche nell’hub nel Centro fieristico in viale Risorgimento: la direttrice del distretto sanitario faentino, Donatina Cilla, ne ha parlato nel corso di una seduta della commissione consiliare V, aggiungendo che, per quanto riguarda nel complesso i territori gestiti dall’Ausl Romagna, solo il 13% della popolazione compresa in quella fascia d’età ha già ricevuto il vaccino.

Le somministrazioni

«Secondo i dati relativi alla vaccinazione effettuata nel Padiglione B della Fiera – spiega Cilla – al 25 di gennaio le somministrazioni di prime dosi ai bambini dai 5 agli 11 anni sono state 595, 65 le seconde dosi». Va specificato che in Fiera vengono vaccinati solo i bambini che non presentano particolari patologie o fragilità – questi ultimi devono fare riferimento alla pediatria di comunità – e dunque il numero risulta suscettibile di lievi rialzi.

Rinunce delle famiglie

Dati che, in ogni caso, vanno interpretati anche alla luce dell’attuale situazione di contagi e quarantene incrociate: «Non pensiamo che dietro questi numeri vi siano posizioni di contrarietà ideologica al vaccino – sottolinea in proposito Donatina Cilla –. Ciò che stiamo osservando in questa fase è che circa un quarto delle famiglie che si sono regolarmente prenotate nel giorno stabilito non si presentano in Fiera. Noi le contattiamo una per una per accertarci dei motivi e la risposta è quasi sempre che i figli si trovano in quarantena o sono positivi. Molto raramente vengono avanzate spiegazioni di altra natura».

Nelle case per anziani

Un altro punto trattato dalla dott.ssa Cilla nel corso della commissione consiliare è stato quello dei piccoli focolai che si stanno formando in alcune strutture socio-sanitarie del territorio. Tra questi figura ancora la casa di residenza per anziani “Il Fontanone”, già drammaticamente colpita dal virus tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.

«Si tratta in generale di situazioni molto dinamiche e in continuo mutamento – precisa ancora Cilla – e perciò non siamo ancora in grado di definirne l’entità precisa, ma ospiti e operatori sono coperti con tre dosi di vaccino e non si presentano quindi casi preoccupanti».

Controlli continui

Analoghe riflessioni valgono anche per le residenze anziani “Sant’Antonio” di Casola Valsenio e “Lega-Zambelli” di Brisighella, oltre che per il centro faentino per disabili “Casa del Sole”. «Questi focolai – conclude Cilla – sono composti da numeri non trascurabili ma la situazione è costantemente monitorata, anche tramite Usca per quanto riguarda gli ospiti. Insomma, stanno tutti bene ma a scopo preventivo abbiamo già provveduto all’approvvigionamento dei dispositivi necessari in caso di insorgenza di sintomatologie specifiche».

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