Cotignola, il "Pellegrinaggio della gioia" a 20 anni per i disabili

È arrivato a Finisterre, sull’Oceano Atlantico, dopo oltre un mese e mezzo di fatiche lungo il tragitto più celebre d’Europa, il cammino di Santiago. Stefano Cassani, 20enne di Cotignola, ha così portato a termine il “Pellegrinaggio della gioia” annunciato all’inizio dell’anno, iniziativa con cui ha legato la raccolta fondi lanciata dall’associazione faentina Insieme a Te per la realizzazione a Punta Marina di tre appartamenti da mettere a disposizione degli utenti della spiaggia inclusiva per persone con disabilità. Gli appartamenti, che verranno ricavati dalla ristrutturazione dell’ex asilo Il Faro, saranno totalmente accessibili e dotati di aria condizionata, lavatrice, elettrodomestici per la cucina, un bagno, una camera da letto con quattro posti e una camera singola. Il primo obiettivo della raccolta fondi, raggiungere quota 13mila euro per finanziare l’arredamento di uno dei tre appartamenti, è stato già abbondantemente superato: i 27.500 euro donati finora dai quasi 200 benefattori saranno sufficienti per mettere a posto anche il secondo appartamento. «L’obiettivo ora – spiega Cassani – è raggiungere la cifra che ci permetta di terminare tutti e tre gli appartamenti» spiega Cassani. Nel suo viaggio, il 20enne ha fatto conoscere il progetto di Insieme a Te a diverse persone: «In tanti – racconta – hanno deciso di aderire e chiesto di ricevere a casa la maglietta del Pellegrinaggio, la cui vendita servirà a finanziare la raccolta fondi. Ho fatto la mia parte e spero di essere riuscito ad arrivare al cuore delle persone». Ora Cassani dovrà tornare a Santiago de Compostela, compiendo così tutti i 1.200 chilometri che lo avevano visto partire da Lourdes, e attendere che il prossimo 5 aprile un volo aereo lo riporti in Italia. Qui ritroverà innanzitutto le attività dell’associazione, che ha intenzione di sostenere con altre iniziative legate all’esperienza appena compiuta, oltre che con l’azione da volontario in spiaggia. Gli ombrelloni a Punta Marina si apriranno il prossimo 9 luglio, ma le prenotazioni per assicurarsi un posto sono già iniziate da un paio di settimane. «Percorrere il cammino di Santiago – conclude Cassani – è come vivere una vita concentrata in poche settimane: alti, bassi, incontri che non avvengono per caso. Ognuno dovrebbe fare un’esperienza del genere: in due mesi tutto il necessario per vivere occupa lo spazio di uno zaino da caricare sulle spalle».

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