Corzano, il Comune di Bagno ritenta acquisizione iniziata dal 1972

Il Comune di Bagno di Romagna aveva acquistato nel 1972 l’area delle rocche di Corzano ma dopo 50 anni non ne è ancora il proprietario e avvia la procedura per l’accertamento dell’usucapione.

Il contratto di acquisto del 1972 non è mai stato trascritto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari e gli storici ruderi e beni della rocca dei conti Guidi risultano ancora intestati agli eredi della famiglia Pesarini. Non solo, già nel 1987 il consiglio comunale disponeva di procedere all’acquisto della proprietà mediante usucapione, dando quindi per nullo o per superato il contratto di acquisto, ma, scrive il Comune, «il procedimento non risulta essere mai stato perfezionato». A questo punto il Comune ritorna alla carica, ovviamente interessato a definire la situazione relativa alla proprietà, visto che «da ben oltre 20 anni il Comune di Bagno di Romagna ha comunque di fatto posto in essere quelle azioni tipiche riconducibili al proprietario dell’area realizzando un possesso dei beni pacifico e indisturbato». L’amministrazione ha deciso «di avviare un procedimento di mediazione nei confronti degli eredi di Pesarini Francesco, al fine di conseguire l’accertamento dell’usucapione del terreno e giungere in via definitiva all’acquisto dello stesso e delle rocche sovrastanti». E per questo verrà incaricato un legale.

I resti del castello comprendono tratti della cortina delle mura, il rudere del maschio, una cisterna, le fondamenta della rocca. Risalente all’incirca al XII secolo il castello è appartenuto ai conti Guidi di Bagno. Ruderi della rocca e santuario hanno sempre rappresentato un luogo identitario per la comunità sampierana e per i turisti un’attrattiva e un luogo per passeggiate. Il terreno è di circa 3.840 metri quadri. Ora per presentare progetti di recupero e/o chiedere contributi e finanziamenti il Comune deve essere il proprietario del bene.

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