Coronavirus, la prima vittima a Imola e un contagio a Montecatone

IMOLA. Elena Minganti, 90 anni da Imola. Romolo Londrillo, 81 da Medicina. Sono i nomi degli ultimi due pensionati strappati all’affetto delle loro famiglie dal coronavirus, causa certa già confermata dal tampone post mortem cui è stata sottoposta la signora, prima vittima ufficiale residente nel capoluogo. Per l’ex sarto di Medicina la certificazione ufficiale si avrà nelle prossime ore. Con loro salgono a 16 i decessi nel comprensorio imolese.
Virus escluso
Non finirà invece nell’elenco delle vittime della pestilenza del terzo millennio, il 55enne trovato senza nel proprio appartamento a Medicina. Non essendo stato rilevato un quadro clinico compatibile con il coronavirus, infatti, è stato sepolto senza essere sottoposto giustamente al tampone.
Nuovi contagi
Sono 20 più di ieri le persone risultate positive: 10 residenti a Medicina, 7 ad Imola, 1 a Dozza, 1 a Casalfiumanese e 1 residente fuori territorio. Ad oggi, quindi, salgono a 144 i casi positivi nel circondario Imolese (compresi i 16 decessi). Si tratta di 100 uomini e 44 donne. In 104 sono residenti a Medicina. Nel capoluogo ne vivono 27, 4 a Castel San Pietro Terme, 3 a Dozza, 2 a Castel Guelfo, 2 a Casalfiumanese, 1 a Borgo Tossignano e 1 fuori dal territorio. Tra i positivi 17 hanno 85 e più anni, 38 tra i 75 e gli 84 anni, 45 tra 65 e i 74 anni, 44 tra i 14 e i 64 anni. Dalle 12 del 19 marzo, alle 12 di di ieri sono stati in totale 59 gli accessi in pronto soccorso. Nove le persone Covid positive ricoverate in Terapia intensiva e 49 i pazienti ricoverati nei reparti medici dedicati al 4° e 3° piano del Santa Maria della Scaletta.
Contagio a Montecatone
La direzione sanitaria comunica che al Montecatone Rehabilitation Institute un paziente è risultato positivo al contagio da Covid-19, ora trasferito in altra struttura. Contemporaneamente all’accertamento è stato attivato il protocollo di stretta sorveglianza per tutti coloro che sono entrati in contatto con il paziente (medici, infermieri, Oss). Anche alla luce di quest’ultimo sviluppo e più in generale nel rispetto delle disposizioni previste per il contenimento e la gestione dell’emergenza, da oggi l’accesso all’Istituto sia negli spazi interni sia esterni, sarà temporaneamente sospeso a parenti e visitatori.
Controlli e denunce
Sono una decina anche ieri le denunce fatte da polizia e carabinieri. Il caso limite è quello che vede per protagonista un 30enne sorpreso l’altra notte a lavare l’auto in un autolavaggio a Medicina. Essendo notte non credeva di dover rispettare il divieto di uscire di casa. «Quello che lascia esterrefatti- nota il capitano Andrea Oxilia, comandante della Compagnia carabinieri di Imola anche ieri al fianco dei militari dell’Arma della Tenenza di Medicina, è vedere la superficialità con cui persone che abitano all’interno della zona rossa, vivono la situazione. È disarmante».
Ieri la Polizia Locale ha controllato 24 persone e 101 esercizi commerciali, senza rilevare alcuna violazione alle norme in vigore. Sempre nell’ottica di far rispettare le disposizioni emanate per contrastare l’emergenza epidemiologica, il Comune ieri ha contattato telefonicamente (sia su utenze fisse che mobili) tutti gli oltre 30 mila iscritti alla piattaforma Alert System del Comune con un nuovo messaggio vocale. Questo il testo della telefonata: “Salve, è il Comune di Imola. Vi ringraziamo per il senso civico che mostrate nel rispettare le norme anti coronavirus: una responsabilità che ci accomuna tutti. Rinnoviamo l’appello a restare in casa anche durante il fine settimana. L’emergenza coronavirus è in pieno corso e questo è il periodo decisivo per contrastarne la diffusione. Tutte le notizie su  www.regione.emilia-romagna.it  Campagna IoRestoaCasa. Grazie per l’ascolto”.
L’Amministrazione ricorda che ci si può iscrivere gratuitamente alla piattaforma di allertamento accedendo direttamente dal sito del Comune di Imola www.comune.imola.bo.it lasciando un numero di telefono fisso o di cellulare.

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