Coronavirus, a Rimini solo alcune scuole assegnano compiti via Internet

Rimini

RIMINI. Il Coronavirus fa chiudere le scuole, ma i compiti non vanno “in vacanza”. In molte classi delle scuole riminesi, infatti, le pagine da studiare e gli esercizi da svolgere sono arrivati via chat, spesso supportati da comunicazioni sui siti ufficiali delle scuole, dove si invitano alunni e famiglie a sperimentare forme di “didattica online”. Tra queste, le scuole dell’Istituto comprensivo Centro storico, dove sulla home page del sito scolastico è stata annunciata la “sperimentazione didattica a distanza”, invitando, tra l’altro, i genitori a controllare frequentemente il registro elettronico e le mail. Anche l’università di Bologna, inoltre, proprio ieri ha dato comunicato agli iscritti che da lunedì verranno attivate modalità di erogazione dei servizi didattici online, con potenziamenti ulteriori di giorno in giorno. In fase di valutazione, invece, esami di laurea e di profitto online. E’ stata la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervistata a Radio 24, a dichiarare infatti che al ministero si sta lavorando da giorni con una task force per «garantire ai nostri studenti la didattica a distanza che rappresenta il futuro, oltre a una delle tante possibilità di fare scuola». Lezioni, compiti e interrogazioni a distanza appaiono quindi una delle modalità per superare l’“empasse” della chiusura della scuole in diverse regioni italiane e non rimanere quindi indietro con lo studio e l’apprendimento. C’è però anche un’altra possibilità, come ricordato dalla ministra Azzolina, quella di «allungare l’anno scolastico».

Nel frattempo, le scuole riminesi si sono “portate avanti” inviando i compiti da svolgere nelle chat di classe, come fatto, ad esempio, in diverse sezioni delle scuole elementari Toti, (afferente all’istituto comprensivo Centro storico). Uguali “provvedimenti” sono stati presi in alcune scuole superiori riminesi, tra cui il liceo classico Giulio Cesare, dove, in alcune classi, i compiti sono stati segnati dagli insegnanti sul registro elettronico, mentre una “classe virtuale” per le versioni è stata istituita da una professoressa di latino e greco. Diversamente, al liceo scientifico Einstein non sono state attivate ufficialmente modalità didattiche online, in assenza di una direttiva specifica del ministero o di decisioni assunte dal consiglio d’istituto. Niente compiti “speciali” nemmeno in alcune scuole medie del Riccionese, dove gli unici esercizi e pagine da studiare assegnati sono quelli risalenti al “prima” Coronavirus.

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