Coronavirus, Ravenna tra le prime in Italia per aumento dei contagi

I dati del contagio comunicati ogni giorno dalla Regione certificano una situazione davvero delicata a Ravenna. Ma a metterci il carico è, ancora una volta, la fondazione Gimbe che nel consueto monitoraggio settimanale raccoglie i dati delle ultime due settimane evidenziando da una parte la progressione del contagio settimanale e dall’altro l’incidenza dei nuovi casi nelle ultime due settimane sul totale della popolazione.

Anche i dati aggiornati al 15 dicembre, come quelli della settimana prima, mostrano una città in grande difficoltà. Nelle prime due settimane del mese l’incremento del numero di casi è di poco inferiore al 12%: è il dato più alto in regione ma anche uno dei peggiori in Italia. Uno sguardo fuori dai confini dell’Emilia-Romagna mostrano poche province messe peggio di quella bizantina: ci sono le sette province del Veneto che in questo momento è in grande difficoltà così come la Puglia, dove Lecce, Brindisi e Barletta hanno dati più drammatici. Situazioni difficili anche a Benevento (la provincia con l’incremento più alto in Italia), Pordenone e Udine. Ma poi c’è Ravenna. Insomma, per quanto riguarda l’aumento percentuale dei contagi a inizio dicembre la città è tra le quindici peggiori in Italia.

«Serrata inevitabile«

I dati sono allarmanti e la stessa Gimbe non vede alternative al lockdown natalizio. Secondo la fondazione se «è doveroso il continuo appello alla responsabilità civica delle persone chiamate a non abbassare la guardia in alcun modo, Governo e Regioni devono ammettere che, dopo gli estenuanti tentennamenti di ottobre nell’introdurre le restrizioni, le hanno poi allentate troppo frettolosamente, senza attendere una flessione significativa dei contagi, né un consistente svuotamento degli ospedali». Il presidente Nino Cartabellotta ritiene «a serrata di Natale è l’unica possibilità per non affacciarsi al nuovo anno con ospedali ancora saturi e servizi sanitari che rischiano di andare in tilt per la coincidenza tra riapertura delle scuole, picco dell’influenza e avvio della campagna di vaccinazione».

E ora scattala tolleranza zerosugli spostamenti

In prefettura si è deciso di aumentare i controlli per il rispetto delle norme anti covid ma anche al fine di contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e, in particolare, di quella predatoria con specifico riferimento ai furti in abitazioni. A questo riguardo è stato deciso di elaborare un vademecum contenete notizie e suggerimenti per prevenire i furti in abitazionetrasmesso a tutti i sindaci ai fini di una divulgazione capillare, attraverso la pubblicazione sui siti Istituzionali e tramite. Per quanto rigurda la pandemia, si passerà ad un regime di “tolleranza zero” delle condotte non conformi alle misure precauzionali previste, con particolare riguardo all’osservanza delle limitazioni degli spostamenti.

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