Coronavirus, Ravenna in controtendenza: più donne tra i decessi

RAVENNA. Anche se, rispetto ad altre zone, la provincia di Ravenna ha finora subito meno perdite dal coronavirus (tanto da essere inserita nel rapporto Istat-Iss tra le province a “media diffusione”), il sovrannumero di decessi nel 2020 è evidente anche nel nostro territorio. La particolarità di questo incremento è il fatto di aver colpito soprattutto le donne. Il Covid-19 è infatti più letale quando colpisce gli uomini (tasso di letalità) ma se si osserva invece l’aumento dei decessi, l’incremento maggiore a Ravenna riguarda il sesso femminile. Sui 14 comuni di cui l’Istat ha pubblicato i dati, si osserva per il solo mese di marzo 2020 un incremento della mortalità rispetto all’analogo periodo 2015-2019 del 20,2% per quanto riguarda le donne e del 7,5% per gli uomini. I decessi di uomini passano da una media di 170,2 a 183. Le donne morte nel marzo 2020 sono state invece 217, contro una media di 180,6. La forbice si allarga ancora di più per quanto riguarda gli over 65: 167 gli uomini morti, 210 le donne contro una media rispettivamente di 153,8 e 168,4. L’incremento percentuale sui decessi di anziani è quindi dell’8,58% per quanto riguarda gli uomini e del 24,7% per le donne.

I dati comunali
Approfondendo i numeri dei territori comunali per quanto riguarda gli over 65 , si scopre che in tre territori a marzo sono morte meno uomini rispetto alla media 2015-2019: notevole il dato di Brisighella (-76,2%) che ha registrato un solo decesso contro i 4,2 di media. Gli altri due comuni sotto la media sono Fusignano e Sant’Agata sul Santerno, unico territorio quest’ultimo dove anche i decessi delle donne sono diminuiti a marzo. Come si nota nel grafico, in ogni caso, quasi ovunque in provincia di Ravenna l’incremento di decessi femminili è stato importante. Nel territorio comunale di Ravenna sono morte 84 signore contro una media di 76,6 (+40,2%). In linea invece l’andamento dei decessi maschili (incremento di poco inferiore al 2%, per un totale di 73 decessi). A Lugo l’aumento di mortalità è praticamente lo stesso (+41,4% uomini + 40,19% donne).

Drammatico il dato dell’aumento di decessi femminili a Russi: nel marzo 2020 sono morti 6 uomini (media precedente pari a 5,8) e ben 13 donne. Praticamente il doppio rispetto alla media di marzo 2015-19, ferma a 7. L’incremento è dell’85,7%. A Faenza le dieci morti in più rispetto all’ultimo lustro che portano il totale delle donne decedute a 39 (+31,76%). La fascia d’età in cui si è registrato l’incremento maggiore di morti femminile è quella tra gli 75 e gli 84 anni (+45%). L’Istat e l’Iss nel loro rapporto spiegano che per quanto riguarda la letalità del Covid, questa «è più elevata in soggetti di sesso maschile in tutte le fasce di età». Allora perché l’incremento percentuale di morti è maggiore tra le donne? Il motivo è probabilmente da ricercare nella struttura demografica della nostra provincia. A livello nazionale la tendenza è infatti opposta: «L’incremento della mortalità nelle donne è più contenuto per tutte le classi di età».

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