Coronavirus, l'addio dei colleghi al vigile del fuoco di Forlì

Forlì

FORLI'. Il Covid-19 ha ucciso Lorenzo Facibeni. Dopo due mesi di lotta all’ospedale “Bufalini” di Cesena, il cuore del 52enne caporeparto dei Vigili del fuoco di Forlì-Cesena ha ceduto. Ogni giorno che passava le speranze parevano affievolirsi, ma quella fiammella era sempre rimasta accesa perché chi conosceva Lorenzo sapeva che avrebbe combattuto con tutte le forze. Ma il nemico invisibile non ha avuto pietà per un servitore della comunità, marito, padre di tre figlie, stimato e apprezzato. Rispettando le norme imposte dal decreto anti coronavirus, ieri mattina l’esterno del “Bufalini” è stato punto di ritrovo dei colleghi per testimoniare la vicinanza all’amico di mille interventi. Caporeparto, istruttore, elisoccorritore, istruttore Dos (Direttore delle Operazioni di Spegnimento). Assunto nel 1987 nel Corpo, era stato a Mantova e Bologna prima di approdare nel 1997 a Forlì. Aveva contratto il virus al rientro da un corso di formazione a Roma. Anche la famiglia si era ammalata.


L’amico
Trattiene a stento la commozione Carlo Biserni, caporeparto dei Vigili del Fuoco di Forlì. Le lacrime avranno rigato il suo volto insieme a quello di tanti altri uomini con la divisa, spesso considerati eroi coraggiosi e invincibili, abituati a convivere per la professione scelta con il dolore e immagini crude, ma uomini fragili come tutti quando la morte bussa alla tua porta. «Con Lorenzo muore un vigile del fuoco, un amico, un collega – dice Biserni – una bella persona, solare, capace di rendere facili le cose difficili, di pensare in modo agile, sinteticamente. Ha combattuto per due mesi. Perdiamo un pezzo di noi, un componente della nostra squadra con la C maiuscola. Aveva tanta esperienza ed è stato di aiuto per tutti. Uno di quelli che ti fa essere orgoglioso di essere vigile del fuoco. Lo perdiamo noi colleghi, ma lo perde anche la società. Un uomo di 52 anni (compiuti in ospedale lo scorso 14 aprile, ndr), padre di tre figlie».


L’omaggio
Dalla mattina i colleghi e gli amici hanno raccolto pensieri, ricordi, dolore. «Vogliamo dargli un degno saluto, nel rispetto delle norme che tutti dobbiamo seguire, noi per primi – ricorda Biserni –. Anche se non eravamo nello stesso turno, abbiamo fatto tanti corsi come istruttori insieme, siamo stati in giro per settimane. Il primo ricordo di lui è il sorriso: in qualsiasi immagine o foto lui era sorridente». Due mesi di battaglia, insieme: «Eravamo informati tramite la dottoressa del Comando. Noi abbiamo cercato di stargli vicino con filmati e messaggi che volevano trasmettere energia a lui e a noi. Erano per Lorenzo Facibeni, ma per tutti i Lorenzo che stanno lottando contro il Covid. Purtroppo con il passare dei giorni sapevamo che le speranze scendevano. Abbiamo lottato come squadra, lui è stato il primo a mettere il petto in fuori, nonostante le tante complicazioni. Poi si è arreso. Oggi ho ricevuto tante telefonate da tutta Italia perché tra corsi formazione e interventi di emergenza, Lorenzo era apprezzato da tantissimi colleghi e amici». «Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Comando di Forlì-Cesena con il suo personale piange Lorenzo Faccibeni e si unisce al dolore della famiglia e della comunità di Predappio, ancora attonita di fronte a questa grave perdita. Un dolore atroce per la famiglia, e per chi lo conosceva – dice l’ingegnere dei Vigili del Fuoco Giuseppe Loberto, a nome del personale del Comando -. Stava realizzando il sogno di una vita, quello di costruire il proprio futuro facendo il lavoro che più amava. Il vigile del fuoco era un mestiere ed una vocazione per Lorenzo e aveva coinvolto la sua famiglia, in quella più grande dei Vigili del fuoco di Forlì-Cesena e del Corpo Nazionale».

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